Altro che valle dell’Eden, il territorio di Fossoli si è da tempo trasformato nella Cenerentola delle frazioni carpigiane. Snaturata da una Bretella mastodontica osteggiata dalla comunità sin dalla fase progettuale, Fossoli, dopo anni di maleodoranti effluvi legati all’impianto di compostaggio, l’apertura di un impianto di trattamento e recupero di rifiuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche… ora è al centro di un’altra infuocata polemica. Gli Uffici tecnici del Comune stanno infatti valutando la compatibilità urbanistica dell’impianto di cogenerazione a biomasse vegetali che dovrebbe essere realizzato in via dei Trasporti dalla ditta Garc, mentre per quel che riguarda gli aspetti ambientali sarà la Conferenza dei servizi promossa e coordinata dalla Provincia a definire l’ammissibilità del progetto. Progetto “pilota” per il nostro Comune poichè, come commenta l’assessore all’Ambiente, Simone Tosi, “nel nostro territorio sinora non sono mai stati realizzati impianti di cogenerazione a biomasse legnose”. Immediata la reazione dalle forze politiche di Opposizione che chiedono chiarezza. Per il consigliere Lorenzo Paluan (Carpi 5 Stelle – Prc) “questo tipo di centrali può rappresentare un’opportunità di sviluppo sostenibile o una pessima speculazione con ricadute ambientali a seconda delle dimensioni dell’impianto, di quanta strada devono fare le biomasse e della loro origine. Fossoli ha già dato molto in termini di impianti critici”. La centrale, con una potenza pari a 995 Kw e 4000 Kwt, produrrebbe energia elettrica – fornendola anche ad altre aziende – bruciando materiali legnosi, provenienti da sfalcio potature e dagli scarti di lavorazione di legno vergine, per un totale di circa 15mila tonnellate annue. Oltre agli approvvigionamenti, che giungerebbero copiosi via gomma (si stimano tre tir al giorno), per Paluan è centrale il tema delle emissioni. “E’ stata fatta una stima delle emissioni annue previste dalla combustione di 15mila tonnellate di materiali legnosi? Tali emissioni sono ritenute compatibili dall’Amministrazione rispetto a un territorio che vede già lo sforamento per concentrazioni di polveri sottili e altri inquinanti per decine di giornate all’anno?”. E, soprattutto, dal momento che la qualità delle emissioni dipenderà da cosa verrà bruciato nella caldaia della centrale, “a chi spettano i ruoli di controllo rispetto ai materiali avviati all’incenerimento? Con quale frequenza verranno condotti? I risultati di tali verifiche saranno pubblici?”, si domanda il consigliere interrogando l’Amministrazione. Anche il capogruppo della Lega Nord, Argio Alboresi, è lapidario: “si tratta di un impianto sbagliato nel posto sbagliato” e, quel che è peggio, conclude, “è che l’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto sia spuntata proprio tra Natale e Capodanno, quando l’opinione pubblica è meno attenta”.
J.B.
In foto una veduta dall’alto dell’impianto di compostaggio di Fossoli.