Buona pace a tutti

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Quale momento migliore per augurare ‘Buona pace’, che le festività natalizie? Dev’essere stato questo il pensiero di Muhammad Iqbal Shah, presidente di Pace e integrazione, la sezione carpigiana dell’associazione islamica Minhaj-ul-Quran – La retta via – che nei giorni scorsi ha organizzato una cena alla quale hanno partecipato, oltre ad alcuni membri dell’associazione, anche il vicario della Diocesi di Carpi Don Carlo Malavasi, il vicesindaco e assessore alle politiche culturali Alessia Ferrari, il presidente della cooperativo sociale Il Mantello, Andrea Maccari, oltre ad alcuni esponenti di Comune di Carpi, Caritas diocesana e Croce Rossa. Potrà sembrare strano che un’associazione che riunisce fedeli musulmani di varie nazioni abbia accettato di ‘riconoscere’ la festa cristiana antonomasia, in realtà nella religione islamica Gesù è riconosciuto quale profeta. Nel Corano – il testo sacro della religione islamica – il nome del fondatore della religione cristiana viene sempre accompagnato dalla benedizione “Su di lui la pace (di Allah)”, simile alla formula impiegata per lo stesso profeta Maometto. D’altronde colui del quale il 25 dicembre tutto il mondo cristiano celebra la nascita non è in cattiva compagnia nel Corano: vi sono infatti molti altri personaggi biblici, tra i quali – soltanto per citare qualche nome – Abele, Isacco, Davide, Abramo, Adamo, Giacobbe, Giovanni Battista, Giuseppe, Mosè e persino Noè. Addirittura le tre religioni monoteiste – ebraismo, cristianesimo e islam – hanno in comune alcuni profeti. Una bella scoperta, per quanti sono abituati a pensare che il dialogo interreligioso trovi la sua unica declinazione possibile in un irrimediabile ‘scontro di civiltà’. Nel loro piccolo, anche gli appartenenti di Minhaj-ul-Quran contribuiscono ogni giorno a portare un nuovo tassello al mosaico di chi ritiene che esista un altro futuro possibile per le i fedeli di credi diverse: un futuro fatto di dialogo, rispetto e confronto sereni. “Ai nostri ospiti ho spiegato che la nostra associazione è sempre con loro, in ogni momento. Il nostro fondatore – il Shaikh Ul Islam Mohammad Tahir Ul Qadri – ha sempre insegnato il rispetto per l’intera umanità. Regalare un sorriso è, per noi, la preghiera più grande”, ha dichiarato il presidente Iqbal Shah.

Marcello Marchesini