“Diamo un futuro ai nostri ragazzi”

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La nostra città rivive grazie all’intervento di tutti. Piccoli e grandi. Pubblico e privato. Uniti per tentare di arginare le falle di uno Stato assente e disattento. A dotare il laboratorio di informatica dell’Istituto Sacro Cuore di Carpi – ospitato all’interno di moduli temporanei forniti dalla Regione e installati all’interno del campo da calcio dell’Eden – ci ha pensato Lapam Carpi. “Nella disgrazia del sisma che ha irrimediabilmente cambiato le nostre vite – ha commentato il dirigente scolastico, Franco Bussadori – molti hanno allungato la loro mano, aiutandoci in modo concreto e solidale”. L’istituto che ospita circa 380 ragazzi, dal nido alla scuola media, è stato fortemente lesionato dal terremoto che ne ha compromesso l’agibilità, danneggiando anche l’impianto termico e quello idraulico per un danno che si aggira intorno al milione e mezzo di euro. “Pur non avendo più a disposizione gli spazi di prima – continua Bussadori – abbiamo voluto salvaguardare il laboratorio di informatica, utilizzato in modo trasversale dai nostri studenti, in numerose materie. Indispensabile si è rivelata la donazione di Lapam, grazie alla quale abbiamo potuto rinnovare l’obsoleto parco macchine di cui disponevamo”. Un supporto indispensabile alla didattica, come ha sottolineato anche il docente di matematica, Paolo Giglioli: “avere nuovamente un laboratorio funzionante è per noi fondamentale. In questo modo potremo continuare a lavorare a numerosi progetti interdisciplinari, oltre a far conoscere sempre meglio i vari software agli studenti. Inoltre non dimentichiamo che il computer è uno strumento prezioso per facilitare lo studio ai ragazzi affetti da disturbi dell’apprendimento”. Il laboratorio sarà infatti utilizzato anche dall’associazione Effatà – che da anni offre un servizio di doposcuola rivolto proprio a ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, circa un’ottantina – oggi rimasta senza spazi a causa dell’inagibilità di molti locali dell’Oratorio cittadino. I bisogni del Sacro Cuore sono tanti ma, come ha sottolineato il presidente di Lapam, Maurizio Lusvardi, “l’associazione ha voluto far qualcosa di concreto per garantire un futuro migliore ai ragazzi. Per aiutarli a stare al passo coi tempi e diventare competitivi tanto quanto i loro coetanei europei. Oggi la conoscenza dell’informatica è fondamentale. E’ inutile continuare ad affermare che il futuro sono i nostri giovani se poi si taglia proprio sulla scuola che si trova privata delle risorse necessarie per dotarsi di quell’apparato tecnologico di cui oggi non si può più fare a meno. In Italia – conclude amaramente Lusvardi – ci sono troppe parole e pochi fatti. Noi, nel nostro piccolo, crediamo nel valore della scuola e investiamo per dare gambe e futuro ai giovani”. I venti computer donati da Lapam – che ha rinnovato il suo parco macchine – andranno così a colmare una lacuna, “per il bene delle nuove generazioni”, ha ribadito il presidente di Lapam Moda, Federico Poletti. Non sarà un’aula di informatica di ultimissima generazione, ha infine concluso il segretario, Stefano Cestari, ma è “del tutto dignitosa e funzionante”.
Jessica Bianchi

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