A Carpi rivive lo swing con l’Orchestra Maniscalchi

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Diamoci del tu: è questo il titolo del concerto-spettacolo che la celebre Orchestra Maniscalchi, insieme al tenore Gianluca De Martini terrà stasera a Carpi, giovedì 13 dicembre alle 21.00, presso il palavolontariato di Piazzale Re Astolfo.

Iniziativa a ingresso gratuito – offerta da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in collaborazione con San Rocco Arte & Cultura – quello dell’Orchestra Maniscalchi è uno spettacolo teatral-musicale in grado di condurre gli spettatori in un viaggio a ritroso nel tempo, per riportarli alle melodie e ai ritmi degni anni Trenta e Quaranta del ‘900, con il jazz e lo swing, suoni nuovi ed esotici arrivati in Italia dirattamente dagli Stati Uniti d’America. Talmente inedito, questo nuovo modo di concepire musica e ballo, da far sì che alcuni critici musicali utilizzassero aspre definizioni, come quella di ‘musica del diavolo’. Da Maramao perché sei morto a Pinguino innamorato, passando per le celebri strumentali scritte da Pippo Barzizza e Gorni Kramer, l’Orchestra Maniscalchi offrirà alla città uno spettacolo unico nel suo genere, all’insegna di buona musica e divertimento.

L’Orchestra Maniscalchi è una jazz-band che propone un repertorio esclusivamente italiano di musica leggera e jazz degli anni Trenta e Quaranta.
Grazie a un paziente lavoro di ricerca degli arrangiamenti originali e a un impeccabile rigore esecutivo, l’Orchestra Maniscalchi restituisce al pubblico di oggi le magiche atmosfere delle dance-hall di un tempo e lo spirito pionieristico delle prime orchestre leggere costituite dall’Eiar (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, il ‘nonno’ della RAI).
L’ensemble – allestito e diretto da Christian Schmitz, in arte Chicco Maniscalchi – prevede, secondo l’uso dell’epoca, tre sax – che all’occorrenza diventano clarinetti – due trombe, un trombone e un quartetto ritmico formato da pianoforte, chitarra, basso e batteria.
Esibitisi in alcuni dei ‘templi’ più prestigiosi della musica, dal Blue Note di Milano al Teatro La Fenice di Venezia – ma non disdegnando neppure il Gran Ballo delle Debuttanti dell’Accademia Militare di Modena – da tempo ormai i membri dell’orchestra possono vantare fama e soprattutto apprezzamento su tutto il territorio nazionale.