Inaugurerà il prossimo 15 dicembre allo Spazio Meme – via Giordano Bruno, 4 a Carpi – ‘Tema del Ritorno’, la mostra di Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi e curata da Francesca Pergreffi. “Tema – che come dicono gli artisti – è declinabile sia verso una concezione primordiale, con un discorso più ampio legato alla riscoperta delle proprie radici naturali; sia verso una riflessione sul tempo, legata quindi a un’indagine sulla memoria e sul passato. L’elemento naturale può diventare simbolo di attaccamento e legame con la propria Terra, manifestando la tendenza collettiva a esternare uno slancio vitale verso noi stessi e le nostre origini. Oppure la traccia di un atto di appropriazione e rivitalizzazione del tempo vissuto”. Luigi Massari e Patrizia Emma Scialpi, partendo dalle loro differenze stilistiche e di genere, s’incarnano in una figura bicefala alla ricerca di tracce e simboli tutelari di un passato che, una volta vivisezionato e ri-scritto, si fa portatore di un nuovo presente. La loro ricerca è un’onda che partendo dall’io procede a ritroso verso lo stato embrionale, raccogliendo in questo percorso dei segni che poi rimanda fuori, all’altro. Un moto ondoso che trasforma i segni e li riporta al presente sotto forma di echi. Luigi e Patrizia Emma stilano una mappa antropologica in cui gli elementi accostati in un presunto disordine creano una relazione e una dialettica serrate fra l’universale e il personale, la natura e l’individuo, il passato e il presente, l’uomo e la donna. Una meticolosa opera di tessitura in cui tutti gli elementi concorrono alla visione finale mantenendo la loro essenza originaria; ogni parte, pur potendo vivere autonomamente, ha la necessità di comunicare con le altre, perché il loro è un viaggio relazionale. “Per quanto riguarda la presentazione dei lavori – spiegano gli artisti – abbiamo scelto di ispirarci all’atlante figurativo di Aby Warburg, caratterizzato dall’accostamento d’immagini che dialogano secondo molteplici logiche di senso. Allo stesso modo l’allestimento suggerirà una comunicazione tra le nostre opere e il materiale collaterale integrato nell’allestimento – fotografie, schizzi, appunti e ‘oggetti sensibili’ – concedendo a chi guarda la facoltà di creare personali percorsi associativi e inediti accostamenti di senso”. Tema del Ritorno si configura quindi come un’unica opera in evoluzione che tende verso un affievolimento dell’autorialità individuale del singolo artista, a favore di una fusione di stimoli visivi, linguaggi e significati. La mostra – che proseguirà sino al 13 gennaio 2013 – è aperta tutti i giorni, dalle 16 alle 20. Martedì, giovedì, sabato e domenica anche dalle 10 alle 13.
Marcello Marchesini