E’ ormai giunta l’ora di stilare la lista dei desideri per la notte di San Lorenzo, ma la vera
caccia alle stelle cadenti entrerà nel vivo solo nel weekend, con il picco massimo previsto nella notte fra domenica 12 e lunedì 13 agosto. La Luna resterà a guardare e non rovinerà
lo spettacolo delle ‘Lacrime di San Lorenzo’ con la sua luminosità. Per ingannare l’attesa, come ogni anno, sono numerose iniziative e serate osservative in tutta Italia.
Anche questa estate la Terra si è tuffata nella nube di polveri seminata dalla cometa Swift-Tuttle lungo il proprio percorso attorno al Sole, e le prime meteore, note come Perseidi, hanno già iniziato a fare capolino da alcuni giorni: penetrando a grande velocità nell’atmosfera terrestre si incendiano, lasciando nel cielo la loro inconfondibile scia.
“Il picco massimo è previsto nelle ore diurne del 12 agosto, quando da noi non sarà possibile effettuare osservazioni se non nel dominio radio”, ricordano gli esperti dell’Unione Astrofili
Italiani (Uai). L’attività sarà comunque piuttosto intensa anche nelle notti precedenti e seguenti: le ore migliori per l’osservazione, meteo permettendo, saranno quelle centrali della notte tra il 12 e 13 agosto. “Nella seconda parte della notte si assisterà a un sensibile aumento dell’attività meteorica – ricorda l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope – perché all’alba l’osservatore è sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, dunque è come se vedesse dal ‘parabrezza’ anziché dal ‘lunotto’ posteriore del nostro pianeta”. Per le Perseidi quest’anno si prevede “una normale apparizione, con valori che non dovrebbero superare durante il massimo di attività le 100 meteore all’ora. Occorre ricordare però – sottolinea la Uai –
che si tratta di un valore quasi teorico, che in realtà risulta sempre ben minore”. Lo spettacolo non sarà comunque disturbato dalla luminosità della Luna: il nostro satellite sarà infatti
poco oltre la fase di ultimo quarto e il suo chiarore diventerà tangibile solo nelle ore che precedono l’alba.
Per godersi la pioggia di stelle cadenti basterà avere un occhio attento, e gli unici strumenti necessari saranno una comoda sdraio o una coperta da stendere a terra, lontano dall’inquinamento luminoso delle città. Numerose iniziative sono previste in tutta Italia, con serate osservative nei diversi osservatori astronomici e le ‘Notti delle stelle’ organizzate dalle associazioni astrofili locali e promosse dall’Unione Astrofili Italiani.