Dopo il mattone, il legno…

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Altro che mattoni e cemento, oggi, ad abitare i sogni di molti, non vi è più un lussuoso attico in centro storico, bensì una casa di legno nella quale poter dormire nuovamente sonni tranquilli. Le case in legno, dal basso impatto ambientale, sono il sistema costruttivo più diffuso nei paesi del Nord Europa e da anni si stanno diffondendo anche in Italia, soprattutto al Nord. Una tendenza destinata a crescere, grazie alle qualità del legno, come il forte isolamento termico e la resistenza, unite alla convenienza economica (che oggi supera quella delle case in cemento o in calcestruzzo) e, soprattutto, per le sue qualità antisismiche. Ma nella nostra città è possibile realizzare soluzioni abitative di questo tipo? Quali sono i vincoli imposti dal Piano Regolatore cittadino? Lo abbiamo chiesto a Norberto Carboni, responsabile del Settore Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Carpi.
Molte le famiglie che, dopo il sisma che ha sconvolto il nostro territorio, stanno rimettendo in discussione il proprio modo di abitare. Affittuari e giovani coppie chiedono come muoversi in città per valutare l’idea di realizzare una casa antisismica su misura.

Dove e possibilmente quali sono i lotti edificabili oggi disponibili a Carpi e frazioni?
“I lotti su cui è possibile edificare, obbligatoriamente nel rispetto delle norme antisismiche vigenti, sono quelli che il PRG2000 ha destinato a tessuti residenziali oppure ad ambiti di trasformazione oggetto di Piano Particolareggiato e convenzionati sia nel centro urbano che nelle frazioni”.

Un’opzione potrebbe essere quella di abbattere un vecchio fabbricato e innalzarvi al suo posto una nuova casa. E’ possibile? Quali regole occorre rispettare?
“In linea di massima nelle zone residenziali è possibile demolire un vecchio edificio a meno che non sia oggetto di un vincolo di carattere storico testimoniale o della Soprintendenza e costruirne uno nuovo nel rispetto delle norme edilizie di zona (destinazione urbanistica, limite di densità edilizia, altezza massima, distanze dai confini); attualmente questo intervento non è possibile nelle zone agricole e in centro storico”.

Molti si stanno interessando alle costruzioni in legno, antisimiche per antonomasia. Il Piano regolatore del Comune di Carpi impone dei limiti all’utilizzo di tale materiale. Se sì, quali?
“Il PRG2000 del Comune di Carpi non pone particolari limitazioni all’uso di tecnologie edilizie se non per gli edifici con vincolo della Soprintendenza o del PRG2000 stesso. In ogni caso nelle zone residenziali o negli ambiti di trasformazione è consentito costruire edifici in legno”.

Il Comune di Carpi e, più in generale l’Unione delle Terre d’Argine, ha intenzione di snellire la burocrazia e le regole che l’attuale Piano regolatore impone?
“Il Comune di Carpi, nel corso del Consiglio Comunale del 25 giugno scorso, ha deliberato una modifica del Regolamento Edilizio che consente il posizionamento di strutture provvisorio fino al completo ripristino dell’alloggio principale. Il comma 6 dell’art. 3 del DL 74/2012 detta procedure semplificate per l’esecuzione dei lavori di ripristino delle agibilità”.

Chi volesse maggiori informazioni riguardo a terreni, regole e regolamenti a chi deve rivolgersi?
“Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al dottor Attilio Palladino del Servizio Pianificazione Urbanistica del Comune di Carpi che attualmente è collocato al 1° piano della Scuola elementare Leonardo da Vinci in via Giusti, 52; da metà mese il Servizio rientrerà nella propria sede al 2° piano di viale Peruzzi 2”.

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