Cambiare il passo

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A nemmeno dieci giorni dalle scosse del 29 maggio, l’assessore carpigiano Cleofe Filippi ha scritto in una lettera alle famiglie: “le nostre scuole non hanno avuto danni strutturali”. Il sindaco di Carpi Enrico Campedelli lo ha ripetuto l’altra sera in Consiglio Comunale: “non ci sono problemi strutturali”.
Vasco Errani lo ripete da giorni: “Prima di tutto le scuole” che, per il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Gian Fedele Ferrari, sono diventate “la priorità”.
Ma qual è lo stato degli edifici pubblici scolastici in seguito al sisma del 20 e 29 maggio? I nostri amministratori non aggiungono altro a quanto già dichiarato (che è ben poca cosa) e le schede con le comunicazioni alla Regione dei danni causati dal terremoto alle scuole carpigiane non sono state ancora rese pubbliche.
L’esigenza, che non ci pare fuori dal mondo a distanza di un mese dal terremoto, è quella di sapere che danni si sono registrati nelle scuole, che cantieri saranno attivati e che prospettive ci sono per settembre. Solo così i genitori di tanti alunni si metteranno il cuore in pace.
In qualità di commissario straordinario Vasco Errani, con un’ordinanza del 16 giugno, ha consentito a Comuni e Province di procedere agli interventi di riparazione per gli edifici scolastici che non hanno subito gravi danni: il provvedimento prevede non solo il ripristino delle strutture, ma anche l’incremento della capacità di resistere a un sisma, mediante opere di rafforzamento (le spese sono a carico del fondo per la ricostruzione).
Il Comune di Mirandola ha già provveduto a pubblicare on line le schede con la situazione aggiornata degli edifici comunali e pubblici da ricostruire (comprese le scuole di ogni ordine e grado, con tanto di storia, ricognizione dei danni e foto) nella sezione ‘progetti per la ricostruzione’. Qualcuno deve cambiare il passo.