Un ex imprenditore del settore tessile-abbigliamento, Luigi Bignardi, 68 anni, si è impiccato
ieri mattina nel suo appartamento a Carpi, dove viveva solo, lasciando una lettera destinata a moglie e figli in cui faceva riferimento ad un debito di 250.000 euro accumulato, così sembrerebbe, anche nei confronti di Equitalia. La polizia – secondo quanto riferito dall’Ansa – ha sequestrato la lettera e alcune cartelle di documenti. Il corpo è stato portato alla Medicina legale di Modena per l’autopsia.
Pare che la famiglia fosse a conoscenza del debito, che risalirebbe a diversi anni fa, ma che la situazione fosse tutto sommato tranquilla perché c’era la possibilità di saldarlo tramite alcune operazioni di compravendita. Ancora da mettere a fuoco di che natura fosse il debito, verso quali enti, e se tutta la cifra dovesse essere riscossa dall’agenzia del fisco.
L’uomo aveva rilevato, con il figlio, alla fine degli anni Ottanta l’azienda Centertex e l’aveva trasformata in una ditta produttrice di tessuti per la vendita diretta. Aveva poi lasciato l’attività al figlio e si era dedicato all’edilizia, quindi aveva cambiato settore rilevando un prosciuttificio.