Un’altra casa dell’acqua a Carpi

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Nel corso del 2011 la Casa dell’acqua ha erogato 800mila litri d’acqua, di cui il 43% frizzante e da metà dicembre si è passati da un erogatore di acqua frizzante e due di acqua naturale a due di frizzante e uno di naturale. Si è così evitata la produzione di 533mila bottiglie in Pet. Tosi ha poi elencato gli inquinanti non emessi e le materie prime risparmiate sia in termini di produzione che di trasporto dalla mancata immissione sul mercato di questo mezzo milione di bottiglie di plastica. 104 si stima siano state le tonnellate di Co2 non immesse nell’ambiente e una la tonnellata di idrocarburi risparmiata grazie all’installazione della Casa dell’acqua di Carpi. I costi di gestione di questa infrastruttura sono poi stati compensati dall’introito dei due centesimi al litro richiesti all’utenza (15mila euro in un anno). E’ attualmente allo studio la modalità di dotare Carpi di una nuova cassetta dell’acqua in tempi sufficientemente brevi ed eventualmente anche di più di una: la sfida è quella di farlo senza incidere sulla fiscalità generale o appesantendo la tariffa dell’acqua.

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