Le auto del domani

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Cultura, tecnologia, ambiente. L’Istituto tecnico industriale Leonardo da Vinci di Carpi e l’Istituto professionale Enzo Ferrari di Maranello hanno coniugato questi aspetti in modo proficuo e con orgoglio hanno presentato le loro creazioni in un luogo simbolico per chi si occupa di meccanica e di progettazione: il Museo Casa Enzo Ferrari di Modena. Le due scuole superiori , il 7 maggio, hanno presentato i loro prototipi: Escorpio progetto del Team ZeroC di Carpi, guidato dai docenti Stefano Covezzi e Marco Vidoni, e Virgil del Team Senzabenza di Maranello e dei loro insegnanti Filippo Sala, Silvano Poggioli, Elisa Prampolini e Rossella Guidicelli. Si tratta di due veicoli elettrici dove l’energia viene prodotta con modalità differenti. Escorpio utilizza l’idrogeno come vettore energetico attraverso una pila combustibile mentre Virgil è dotato di un pannello fotovoltaico in modo da ricavare l’energia dalla radiazione solare. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Museo Casa Enzo Ferrari, ha mostrato il valore delle sinergie tra le varie istituzioni ed è stata l’occasione per mettere in luce le potenzialità e le competenze della scuola del nostro territorio. La realtà scolastica modenese continua a un essere centro di studio, ricerca e innovazione; forgia menti critiche, conduce gli studenti alla scoperta delle proprie potenzialità, li abitua a gestire il dubbio, l’imprevisto e la curiosità, elementi-chiave del pensiero razionale e scientifico. Tutto questo si integra alla didattica in laboratorio, all’analisi e soluzione dei problemi, all’esperienza in team, alla creazione e realizzazione di progetti tecnici e al fondamentale collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni. I docenti coinvolti rappresentano l’anima dei prototipi in mostra: lavorando ogni giorno in officina e nei laboratori, coordinando le attività, supervisionando le diverse fasi operative e cercando sponsor. Il premio? Senz’altro i riconoscimenti locali, nazionali e internazionali, ma anche l’esperienza diretta di quella piccola molla che scatta nella mente di un ragazzo che si mette a lavorare e scopre di riuscire. L’evento ha rappresentato l’occasione per avvicinare i giovani a un mito, quello di Enzo Ferrari appunto, con cui sicuramente condividono l’esperienza di veder crescere la propria creatura automobilistica. Esiste senz’altro un filo rosso che unisce idealmente persone lontane nel tempo, ma vicine per passione, entusiasmo, capacità. E il Drake approverebbe senz’altro l’attenzione che questi giovani progettisti pongono al mondo dei motori e ai temi della sostenibilità ambientale.

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