Io non vi lascio soli

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Caro Don Claudio, sei arrivato qui, nella Parrocchia dedicata alla Madonna della Neve, sul finire del secolo scorso, seguendo il calendario Gregoriano. Quel calendario che scandisce la storia cristiana. Ci hai accompagnato e guidato nei primi anni del nuovo secolo. Hai guidato con sapienza, intelletto e fortezza questa comunità , in questa lembo di terra, nel lasso di tempo che il Signore ti ha concesso per compiere la Sua Opera. Hai portato con te la spiritualità basata sulla convinta centralità del battesimo e della sua riscoperta per l’esperienza cristiana e l’hai coltivata con le persone delle Comunità Neocatecumenali.
Ti abbiamo sentito parlare spesso delle vocazioni, nei dialoghi personali e nelle omelie, e per questo organizzavi qui i momenti di preghiera e i pellegrinaggi del Serra Club. Dicevi di aver celebrato centinaia di matrimoni e di saperla lunga sulla famiglia. Per questo non temevi il linguaggio chiaro sull’uomo e la donna di oggi. Con amore e con rigore, eri consapevole dell’oggi, delle famiglie che siamo, che conosciamo, in cui viviamo, e che a volte rompiamo. Sapevi legare molto bene la tradizione e i segni dei tempi. Abbiamo costruito insieme un nuovo Tempio per il Signore con l’arte figurativa, ed abbiamo risentito a ogni Messa l’odore dell’incenso. Hai convolto i ragazzi per fare i chierichetti, hai valorizzato i talenti del canto e della musica con le Corali e i gruppi di giovani e di mamme che magari non riprendevano la chitarra in mano da anni. Tenevi molto alla liturgia, anche a quella Domenicale delle 9.45 quando, con mirabile capacità, coinvolgevi i ragazzi, e nel frattempo catechizzavi gli adulti, con un linguaggio semplice, più che mai necessario, in un mondo di parole inutili. Siete svegli? Chiedevi. Che monito per grandi e piccini, Don Claudio. Abbiamo voluto insieme accettare la sfida del creare nuovi spazi per i giovani scout, dell’azione cattolica, delle classi di catechismo, del doposcuola, del campo-giochi, per dare a tutti la possibilità di far vivere l’esperienza del gruppo e l’iniziazione cristiana.
In questo modo abbiamo aperto alla convivialità, valorizzata con i talenti dei tanti che l’hanno condivisa. Mai banale, sempre con la voglia di stare insieme, perche’ insieme abbiamo fatto e continueremo a fare tante e buone cose, per parlare di Dio nella festa, sia per la Madonna della Neve, d’estate, il 5 agosto, che
con altri momenti durante l’anno. Portavi i ragazzi a conoscere Nomadelfia, trovavi il tempo per seguire lo sport, la pallavolo dove hai degli amici molto cari.
Hai saputo essere prete tra le gente, in dialogo rigoroso con il Mondo di oggi, a volte anche con il linguaggio di oggi, dicevi anche qualche parolaccia, ma con il senso profondo ed esigente della persona. A volte eri irascibile, discutibile, ma mai banale. Tenevi le porte aperte, la macchina sempre pronta per una delle tanti destinazioni, lo sguardo sempre rivolto in avanti. Amavi le sfide, come quando hai iniziato la causa di Postulazione per Odoardo Focherini. La tua voce si sentiva. Adesso sei in silenzio. Ti salutiamo tutti, Don Claudio. Ti salutano i tuoi Vescovi Diocesani, il vescovo Giuseppe della Diocesi indiana di Cochin i tuoi Confratelli Sacerdoti, Don Lorenzo e la sua famiglia che hai recentemente visitato, ti salutano tutte le comunità parrocchiali in cui sei stato, tutti noi che ti abbiamo conosciuto, i tuoi stretti collaboratori in casa, in ufficio, i presenti e gli assenti, uno a uno, senza appartenenza alcuna, se non a quel Popolo di Dio, al quale anche tu, come uomo e come prete, apparterrai per sempre. Arrivederci di fronte a Dio, Don Claudio!
Stefano Zanoli per la Comunità Parrocchiale

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