Il 1° febbraio le farmacie faranno sciopero

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Saranno 62 le farmacie che in provincia di Modena si aggiungeranno a quelle oggi esistenti (6 a Carpi) se il quorum previsto nel Decreto sulle liberalizzazioni – una farmacia ogni 3mila abitanti – non sarà rivisto verso l’alto. In altre parole, in termini percentuali, l’incremento arriverebbe al 36%.
Federfarma comprende che nella foga di commentare, criticare, anche contestare i contenuti del cosiddetto Decreto Salva Italia si possa arrivare a semplificazioni eccessive che portano a “giudizi sommari e alla ricerca di scorciatoie molto seducenti, ma dalla discutibile utilità reale per il cittadino. A meno che non si voglia affermare che l’apertura di nuove farmacie e un presunto risparmio giustifichi lo smantellamento progressivo di un sistema che funziona e offre garanzie di professionalità, qualità, sicurezza e piena e reale indipendenza. Se guardiamo all’Europa appare evidente che si andrebbe a determinare una situazione anomala e ci allontaneremmo dagli standard comunitari. Per questo difendiamo un modello di farmacia che resti protagonista di una sanità pubblica solidale e universalistica.
Per questo, sempre che non siano introdotti dei correttivi, confermiamo che il 1° febbraio anche a Modena e provincia come nel resto d’Italia, sospenderemo il servizio per un’intera giornata con l’obiettivo di riportare l’attenzione del Governo sui rischi che deriverebbero dall’apertura di un numero eccessivo di nuove di farmacie. Ci spiace molto creare dei disagi ai cittadini, ma se il dialogo a Roma non riprende non vediamo altre strade praticabili ” conclude in una nota Federfarma.

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