Tante le novità della Festa del Racconto, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Innanzitutto si allarga la partecipazione anche al Comune di Campogalliano, segno che la kermesse riscuote un successo e un’approvazione crescenti. “Grazie all’impegno di tanti – ha dichiarato il sindaco Enrico Campedelli – oggi questa manifestazione ha le ali per volare in alto e diventano quattro i Comuni coinvolti, arrivando a coprire tutto il territorio dell’Unione delle Terre d’Argine: Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano. Un evento irrinunciabile nonostante la crisi profonda e i tagli subiti”. Una kermesse “qualificante per la città”, ha ribadito l’assessore alle Politiche culturali di Carpi, Alessia Ferrari, resa possibile solo grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio (che ha “sostenuto il 75 per cento dei costi, con un finanziamento pari a 60mila euro”, ha sottolineato Elia Taraborrelli, consigliere) Fondazione Casa del Volontariato, Fondazione Campori, Cmb, LS Distribuzione e La Fenice Libreria.
“Il nostro – ha commentato Davide Bregola, direttore artistico della Festa – è un territorio votato al fare, alla concretezza. Per tale motivo in occasione della Festa del Racconto abbiamo voluto invitare ospiti che, in qualche modo, incarnassero tale vocazione. Persone che nel mondo della cultura non sono metafisici, bensì produttori, artigiani dell’arte. Uomini e donne vicini alla poetica del nostro territorio; un territorio che fa economia e continua a sognare, nonostante le difficoltà . L’edizione 2011 della Festa guarda al racconto in tutte le sue sfaccettature: poichè le parole, le storie, i ogni, possono esseri scritti, suonati, immaginati, catturati in uno scatto o prendere forma e corpo attraverso un oggetto di design ad esempio”.
Si conferma la presenza dei nomi più eccellenti del panorama culturale italiano, tra i quali Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Luciana Castellina, Vincenzo Costantino Chinaski, Nando Dalla Chiesa, Philippe Daverio, Marcello Fois, Elena Loewenthal, Paolo Nori, Margherita Oggero e Francesco Piccolo. Oltre ai numerosi appuntamenti letterari – e alla XV edizione del Premio Arturo Loria, dedicato alla narrativa breve edita e inedita – quest’anno si è scelto di dare particolare spazio ad alcuni percorsi tematici, il primo dei quali è il racconto sull’arte, con autorevoli personalità del calibro del critico d’arte e volto dell’eccellente trasmissione televisiva Passepartout Philippe Daverio, passando per Enzo Mari – uno dei rappresentanti più significativi del design italiano a livello internazionale è il fotografo Mario Dondero, uno dei più rappresentativi tra i contemporanei, sino al fumetto di Giacomo Nanni.
Un altro filone è costituito dal confronto di personalità e prospettive differenti per discutere il tema della lettura dell’Uomo: in questo senso nei giorni della Festa saranno presenti tra le piazze, i giardini e le vie dei Centri Storici gli scienziati Guido Barbujani, Margherita Hack e lo studioso di alimentazione Marco Bianchi, teologi come Don Colmegna, saggisti come Nando Dalla Chiesa; sono questi alcuni dei tanti intellettuali e artisti che si metteranno in gioco per proporre al pubblico il meglio delle loro elaborazioni. Anche quest’anno non mancheranno momenti musicali con alcuni dei migliori cantautori italiani in circolazione, molto seguiti dalle giovani generazioni e non solo: Nada, Mariposa, Le luci della centrale elettrica e Tre allegri ragazzi morti. A fianco dei grandi nomi, nuove proposte artistiche animeranno il centro storico di Carpi con performance di danza, musica e teatro di strada.
Spazio anche all’umorismo con Gino & Michele e Vito, protagonista di un recital a Campogalliano.
Date le numerose richieste, particolare cura è stata posta anche nell’organizzazione dei laboratori, che saranno di scrittura creativa – con Gero Giglio – di illustrazione – con Massimiliano Tappari e Chicca Gagliardo – fotografia e teatro giapponese per i più piccoli. Una manifestazione che continua a crescere, avendo sempre come stella polare la qualità , unitamente a un’attenzione costante per la narrativa italiana emergente e per l’accessibilità a un pubblico il più vasto possibile.