E’ entrato in vigore il nuovo orario estivo di Trenitalia, ma per i pendolari “non è cambiata una virgola” commenta Angelo Frascarolo, portavoce del Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova.
Aumentano, infatti, le opportunità di spostarsi velocemente sia verso Roma sia verso il Nord-Est, grazie a tre nuove coppie di Frecciargento con fermata a Bologna, una tra la capitale e Venezia e due tra Roma e Verona, una delle quali prosegue per Brescia.
Ma la volontà di Trenitalia di potenziare sempre più la rete dei Frecciarossa/argento presuppone “un’ulteriore riduzione della disponibilità delle linee per farvi transitare i treni locali, da cui ulteriore incremento dei disagi per gli utenti pendolari”.
Ma si sa, il trasporto regionale non è vicino nè al cuore, nè al portafoglio di Trenitalia…
“Per essere più precisi, scontenti eravamo e scontenti restiamo. Sì perché dopo ripetute promesse di disponibilità a discutere operativamente le modifiche di orario che stiamo proponendo da tempo, anche stavolta non è stato fatto nulla neanche solo per provare di risolvere le criticità che ci stiamo trascinando da anni. Niente… neanche un tentativo di organizzare un incontro.
Ci si è limitati all’inutile presentazione ai Comitati dei nuovi orari a pochi giorni dalla loro entrata in vigore; quindi, senza più alcuna possibilità di ridiscuterli e nell’ambito di riunioni alle quali, tra l’altro, la Regione si è presentata anche stavolta senza uno straccio di bozza di orario da far finta di sottoporre a valutazione”.
Tornando all’orario estivo, c’è da segnalare con disappunto che le 4 settimane principali di agosto (dall’1 al 28) vedono un taglio di ben il 40% dei treni tra Carpi e Modena: delle 55 corse presenti nell’orario ordinario, ne rimangono solo 33, con periodi di oltre 3 ore e mezza senza treni nel corso della mattina (da Modena a Carpi, dalle 10:02 alle 13:33), di circa due ore nel corso del pomeriggio (da Carpi a Modena, si passa dalle 13:31 alle 15:36, alle 17:24), e, dulcis in fundo, di un’ora e mezza alla sera, quando c’è il legittimo desiderio (anche da parte dei pendolari) di tornarsene alle proprie case (da Modena a Carpi, dalle 19:17 alle 20:43)!
“Va bene che ad agosto il numero dei passeggeri cala, ma invece che ridurre così pesantemente il numero delle corse, potevano limitarsi a ridurre il numero delle carrozze” commenta Frascarolo, che aggiunge “un’alternativa alla riduzione dell’offerta di treni, poteva essere quella di integrare il servizio autobus extraurbani, ma anche questo nel periodo estivo è stato tagliato e non offre grandi alternative per la tratta Modena-Carpi”.
Per non parlare del servizio di autobus urbano di Carpi (Arianna): più che tagliato, è stato fatto a pezzi con il drastico dimezzamento delle corse (ogni ora, anziché ogni mezz’ora) e la sospensione delle corse nella fascia del primo pomeriggio e ora anche al sabato tutto il pomeriggio.
Se si voleva dare il colpo di grazia a questo servizio, ci sono buone probabilità di successo: prendere l’autobus in un ambito urbano, sapendo che se perdi una corsa devi aspettare un’ora, vuol dire affossare le buone intenzioni anche dei più pazienti!