Cambio di passo per Cmb che sfida la crisi assumendosi rischi maggiori per conseguire maggiori opportunità. A dimostrazione di ciò ci sono i numeri che vedono gli investimenti in crescita, a fronte di un fatturato stabile e nonostante il calo degli utili. Fra gli obiettivi economici per il Bilancio Preventivo 2011, infatti, resta prioritario il consolidamento di un giro d’affari superiore a 600 milioni di euro, con un utile di 10 milioni.
La crisi tuttora in atto, che sta condizionando l’economia del nostro Paese, ha obbligato la Cooperativa a rivedere i piani di sviluppo elaborati negli ultimi anni: il Piano Industriale 2009-2011 prevedeva un giro d’affari nel 2011 di 690 milioni di euro e un utile netto di 52 milioni, obiettivi ridimensionati alla luce del momento economico particolarmente difficile.
Per il Presidente Carlo Zini è il momento di rischiare un po’ di più. “Il settore delle costruzioni non sarà in grado, da solo, di sostenere CMB nel superamento della crisi. L’espansione nel mercato delle concessioni e più in generale della finanza di progetto in ambito autostradale e ospedaliero, ma anche parcheggi e cimiteri, nonché l’espansione nei mercati esteri, diventa imprescindibile per il futuro”.
L’ultima commessa che Cmb si è assicurata, oltre all’ultimo tronco della A28, riguarda i lavori per la variante Anas di Vittorio Veneto, nota come il traforo di Santa Augusta, mentre volgono al termine i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Schio nell’Alto Vicentino. In queste ultime settimane sono iniziate le importanti opere di riqualificazione del waterfront di Livorno e la seconda fase dell’Ospedale Niguarda di Milano.
Sempre a Milano, a CMB, in alleanza con Unieco, è stato affidato l’appalto del primo lotto dell’area Porta Nuova Varesine che prevede la realizzazione di una una torre di 29 piani alta circa 150 metri e due palazzi di 10 piani.
Si sono aperte opportunità anche al sud di cui il Presidente non anticipa nulla: è stato l’intervento nell’Ospedale della Murgia in Puglia a dare inizio a una nuova avventura per CMB che, con la Divisione Lazio, ha iniziato a muoversi verso il Meridione.
Uscire dai confini nazionali, invece, pare sempre più difficile e Zini usa la prudenza e i “piedi di piombo” quando accenna ai progetti in Libia, nei Paesi Arabi e in Romania. I progetti imprenditoriali, e non solo di Cmb, in Libia sono stati compromessi dalla difficile situazione politica, mentre la crisi di Dubai ha fatto tremare le banche e ha fatto desistere parecchi investitori.
“Le opere acquisite e gli elementi gestionali – continua il Presidente – ci lasciano soddisfatti, con la volontà di continuare il percorso mantenendo qualità d’impresa e dimensioni in un anno in cui piccole, medie e grandi imprese del settore delle costruzioni avranno dei problemi”.
CMB difende così la dimensione raggiunta negli ultimi anni, proprio nel mezzo di una crisi che la proietta comunque al terzo posto a livello nazionale dopo Impregilo e Astaldi.
All’Assemblea dei Soci, in programma sabato 26 febbraio, presso la sede di via Marx a Carpi, oltre al Bilancio Preventivo 2011 verranno proposte modifiche statutarie e regolamentari per favorire una rinnovata governance e con essa l’affermazione di una nuova generazione di dirigenti ai vertici della Cooperativa.
Tutela dell’occupazione ma 40 sono in cassa integrazione
La capacità di difendere l’occupazione resta una prerogativa per il mondo della cooperazione, e per CMB in particolare, ma anche qui non mancano le difficoltà. “Il ricorso agli ammortizzatori sociali avviene a macchia di leopardo” spiega il Presidente Carlo Zini, riferendosi agli operai che, al termine dei lavori di un cantiere, trascorrono un periodo di tempo inattivi in attesa di essere nuovamente arruolati.
La cassa integrazione ordinaria per tredici settimane è stata attivata per i quaranta dipendenti dello stabilimento di fabbricazione e centro servizi ubicato in fondo a via Marx. A partire dal mese di maggio si auspica che l’attività lavorativa possa riprendere e qualche dipendente possa essere reintegrato. Nel frattempo CMB provvederà all’integrazione del compenso previsto dalla cassa integrazione arrivando a garantire mille euro al mese.
Pur proseguendo le politiche di sviluppo delle risorse umane, attivando nel 2010 oltre 11mila ore di formazione, nel quadro di incertezza diffuso, CMB ha rallentato il processo di inserimento di nuove risorse, concentrandosi appunto sulla difesa dei livelli occupazionali.