Senso unico? Ad oggi le bocce son ferme

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Alla Casa del Popolo di Fossoli non mancava proprio nessuno. In prima fila una serie di mamme agguerritissime hanno apertamente manifestato il proprio dissenso circa la decisione dell’Amministrazione Comunale di istituire un senso unico su via Remesina, dall’incrocio con via Sant’Antonio al passaggio a livello, tenendo testa all’assessore a Traffico e Viabilità, C. Alberto D’Addese, al Mobility Manager del Comune, Paolo Gualdi e al responsabile delle infrastrutture, Antonio Morini. “Volete obbligarci a percorrere la Bretella, ma non abbiamo alcuna intenzione di permettere ai nostri figli di transitare su quell’asse per raggiungere il polo scolastico di via Magazzeno, perché ogni giorno sulla Bretella si verificano incidenti a causa dell’alta velocità tenuta da auto e mezzi pesanti.
L’unica alternativa è via Remesina: non potete chiuderla”, hanno spiegato. E, ancora, “non poter percorrere via Remesina per portare i nostri figli a scuola ci obbligherebbe a partire da casa circa 45 minuti prima, poiché il tragitto sarebbe più lungo in termini di chilometri e nettamente più trafficato”. Contestazioni a cui l’assessore risponde prontamente: “nessuna decisione è ancora stata presa”. Ma l’imperativo – anche a fronte del grave incidente occorso nei giorni scorsi su via Remesina Esterna, nel quale sono stati investiti due pedoni – per l’Ente Pubblico è, e resterà, la sicurezza. “Parametro che va garantito e sul quale non vi è margine di negoziabilità”, ha più volte ribadito l’assessore. Momentaneamente, l’idea di introdurre il senso unico è stata “congelata” e D’Addese ha rassicurato i presenti dicendo che “qualsiasi decisione sarà prima discussa con la cittadinanza”. Ricordiamo però che, nonostante l’apparente vantaggio che i fossolesi si sono guadagnati in casa, la partita non è ancora finita.
L’introduzione del senso unico infatti, è strettamente legata alla conclusione dei lavori di realizzazione del percorso ciclopedonale. Un intervento quest’ultimo piuttosto articolato che, oltre a prevedere il completamento del secondo stralcio della pista, prevede anche l’allargamento di via Sant’Antonio – ad oggi completato – e quello dell’immissione alla rotonda della Bretella Nord, sul lato della zona autotrasportatori, i cui lavori prenderanno il via dopo le fasi di esproprio, al momento in corso. Che la decisione non sia ancora stata assunta non è certo garanzia di happy end per la frazione carpigiana. Ora le bocce resteran ferme fino alla fine dei lavori della pista, (probabilmente settembre) dopodiché l’Ente Pubblico scoprirà le sue carte e, assi nella manica a parte, dubitiamo che per la Remesina restino altre opzioni. Un altro nervo scoperto è rappresentato da Ferrovie dello Stato che, tanto per cambiare, ancora non spiega come la pista dovrà attraversare i binari, in corrispondenza del passaggio a livello. Insomma sono ancora troppe le incognite per mettere la parola fine alla “questione fossolese”.

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