Un grande parco per Carpi. L’unico obiettivo della campagna iniziata su Tempo nel settembre del 2009 era quello di battersi per ottenere un’area verde di almeno 150mila metri quadrati, un polmone per la città, un luogo in cui trascorrere il proprio tempo libero e in cui poter socializzare; “un grande parco che possa completare la dotazione di aree verdi in città”.
Per mesi furono pubblicate intere pagine con interviste e commenti per sensibilizzare i carpigiani: un percorso, quello del settimanale Tempo, in cui non sono mai stati messi dei ‘paletti’ rispetto all’ubicazione del grande parco urbano nel rispetto delle competenze dei nostri amministratori e politici.
Un gruppo di cittadini ha dato vita al Comitato per il Parco Lama, al quale Tempo ha aderito, individuando nell’area a ovest della ferrovia l’area per ospitare il grande parco urbano, ma questa non è stata l’unica proposta avanzata in questi mesi. L’associazione Panda, per esempio, ha presentato un progetto, il “Polo storico ambientale don Zeno”, che riguarda l’area a nord della città.
A distanza di più di un anno, il tema del grande parco è diventato importante per Carpi: l’ultima seduta del Consiglio comunale, sede in cui sono rappresentati i cittadini, è stata dedicata alla discussione del Parco Lama con la presentazione di un ordine del giorno di Davide Dalle Ave (Pd) che chiedeva uno studio di fattibilità. L’occasione per le forze politiche presenti per individuare i punti fondamentali per lo sviluppo di quell’area di circa 1 milione e 241mila metri quadrati di superficie. Caratterizzata da tre destinazioni in base al Piano Regolatore: 346mila mq di espansione urbana con zone insediative, 380mila mq di zona periurbana dove non è prevista edificazione, 515mila metri quadrati di zona agricola con vincolo paesaggistico.
L’attuale Prg permetterebbe dunque di preservare gran parte del territorio delimitato dalle vie Tre Ponti (a nord) e Due Ponti (a sud) fino al Cavo Lama. Il Partito Democratico con l’ordine del giorno, votato dai suoi rappresentanti insieme ad Alleanza per Carpi, impegna l’amministrazione a realizzare uno studio di fattibilità per decidere modalità dello sviluppo di quell’area, tempi, risorse per rendere attuabile questo progetto. Partendo da alcuni punti fermi che l’assessore Simone Tosi ha esposto e il consigliere del PD Paolo Gelli ha poi approfondito:
– deve essere preservato il ‘canocchiale’ che dalla campagna consente di vedere la parte storica della città e le sagome del Duomo e della Sagra senza lasciare carta bianca ai costruttori ma predisponendo alcuni vincoli nei piani particolareggiati.
– deve essere sviluppato un graduale passaggio tra la città e la campagna attraverso la composizione delle diverse zone verdi, creando percorsi ciclopedonali senza interruzioni fino a raggiungere l’argine del Canale Lama.
– deve essere realizzato il collegamento tra la parte nord-est e quella sud-est della città attraverso il prolungamento di via Canalvecchio da via Tre Ponti a via Due Ponti.
– deve essere realizzata l’area di scambio dietro la ferrovia con la realizzazione del sottopasso pedonale e del parcheggio scambiatore a est della ferrovia.
– non si procederà con espropri inaffrontabili di parecchi milioni di euro ma si tuteleranno i 900 mila metri quadrati delle due aree agricole escludendo piani di espansione si queste aree.
Infine, il Sindaco Enrico Campedelli ha ribadito la propria disponibilità a confrontarsi con il Comitato Parco Lama.