Alla fine i lavoratori hanno accolto positivamente i segnali di apertura dell’azienda e hanno revocato lo sciopero. I vertici di Aimag hanno fatto un passo indietro rispetto alla linea dura degli ultimi mesi e hanno preferito incontrare i dipendenti piuttosto che fronteggiare le proteste della gente per l’immondizia abbandonata davanti al cancello di casa.
Il servizio di raccolta porta a porta dunque ha funzionato regolarmente e non c’è stato il presidio davanti al Comune di Carpi, azionista di maggioranza di Aimag: anche il sindaco Campedelli avrà tirato un bel sospiro di sollievo alla notizia che lo sciopero era stato revocato.
L’assemblea dei 130 lavoratori e lavoratrici di Aimag ha ratificato nella mattinata di lunedì 27 settembre un’ipotesi di accordo con l’intenzione di rallentare le esternalizzazioni e costituire un gruppo di lavoro misto azienda/sindacati.
“Punto fondamentale dell’accordo – spiega Giuliano Gobbi della Cgil – è che finalmente l’azienda trova la condizione per ragionare con il sindacato dell’utilità dei servizi mantenuti all’interno, un cambio di strategia rispetto alle privatizzazioni, e aderisce all’idea di un gruppo per analizzare le condizioni di lavoro e gli investimenti sulle tecnologie adeguati per l’allargamento di quel servizio che oggi è il porta a porta e che domani sarà la differenziata totale, perché le linee strategiche di questa Regione sono orientate alla diminuzione del rifiuto prodotto”.
Un gruppo di lavoro, dunque, che sceglie le strategie e gli investimenti corretti sulle tecnologie da adottare per salvaguardare la salute dei lavoratori e che aiuta, nel corso del tempo, a mantenere una qualità del servizio che deve avere un ritorno nelle tariffe dei cittadini.
“All’interno del gruppo misto azienda/sindacati ci saranno le condizioni per ragionare finalmente della linea del servizio differenziato e, condizione primaria per noi, per arginare un po’ di operazioni sul mondo del privato” non qualificato ad oggi, secondo l’idea sindacale, “per affrontare il tema del rispetto della legalità e della tracciabilità del rifiuto che si va a raccogliere”.
I sindacati valutano positivamente l’accordo ma la discussione continuerà, perché non è finita “e dentro quella discussione porteremo anche gli altri punti che ci hanno visto in sofferenza con l’azienda: la banca delle ore, il rispetto del dettato contrattuale, l’uso dello straordinario. Tutte cose che ci avevano portato a far saltare il tavolo e a indire lo sciopero.
Quella tra Aimag e i dipendenti della multi utility è la prima discussione sulle condizioni dei lavoratori dell’igiene ambientale che viene fatta in Italia e Carpi con i comuni dell’Area nord potrebbe fare “da capofila rispetto ad altre vertenze – sottolinea Roberto Addabbo della Cgil – che si faranno in altri territori”