Staziona all’angolo del supermercato di via Sturzo anche nelle ore più calde della giornata: sta lì in mezzo fra l’entrata e l’uscita nella speranza di racimolare qualche soldino. Non è il caso di questua molesta ma potrebbe rappresentare un intralcio alla circolazione per chi si dirige a depositare il carrello perché staziona lungo il marciapiede. A dir la verità, il carrello ci passa benissimo ugualmente. C’è chi gli ha comprato il gelato e chi gli lascia il carrello da riporre e l’euro che c’è dentro. E’ un ragazzo di colore, come quelli che si appostano nell’antiporta del Duomo alla domenica mattina e, con insistenza, chiedono l’elemosina all’uscita dei fedeli: un no secco va ripetuto più volte per farli desistere. In città ci si imbatte sempre più spesso (e non potranno che aumentare nel prossimo futuro) nei questuanti, nei confronti dei quali ognuno si comporta secondo coscienza.
Il Codice Penale regolamenta l’accattonaggio che è lecito, se è “una legittima richiesta di umana solidarietà” e “non intacca nè l’ordine pubblico nè la pubblica tranquillità”. Si prefigura l’ipotesi di reato se vengono impiegati minori, se c’è sfruttamento di animali o impiego di mezzi fraudolenti o che ostentino mutilazioni e disabilità.
Così sarebbe fin troppo semplice e, allora, ci hanno pensato in Consiglio comunale a complicarsi la vita e a farsi venire dei bei mal di pancia.
Nella seduta di giovedì 15 luglio, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Luca Lamma (Pdl) relativa alla questua molesta su sagrati e chiese, l’assessore alla Polizia Municipale C. Alberto D’Addese ha risposto in aula che le normative vigenti non vietano l’elemosina se non nei casi previsti dal Codice penale e ha aggiunto: “nel Regolamento di Polizia municipale (approvato nella stessa seduta e votato da Pd, Idv, Lega nord, Pdl; Apc astenuta; voto contrario di Carpi a 5 stelle – Rifondazione comunista) abbiamo provveduto ad inserire la precisazione che la questua e l’elemosina sarà sempre vietata sul nostro territorio nei pressi dei cimiteri, luoghi di culto, ospedali, scuole, fiere, mercati, parchi ed esercizi commerciali”. Lamma si è dichiarato soddisfatto della risposta dell’assessore ma si è scatenato un feroce dibattito sull’interpretazione della grammatica.
Sul territorio comunale si può o non si può fare la questua? E dove?
Le parole dell’assessore danno adito a qualche dubbio: è possibile che il Pd sia arrivato ad abolire l’elemosina sul territorio di Carpi e, in particolare, nei pressi dei cimiteri, delle chiese, degli ospedali e dei supermercati inasprendo persino il Codice Penale?
Per sicurezza, consultiamo il Regolamento Comunale di Polizia urbana dove è stato inserito il nuovo articolo sull’accattonaggio. Vi si legge: “Salvo quanto dettato dal Codice Penale, l’accattonaggio e/o la questua sono vietati alle intersezioni stradali e ovunque si arrechi disturbo o intralcio alla circolazione, nei pressi dei cimiteri, dei luoghi di culto, degli Ospedali e delle case di riposo, degli istituti scolastici, nei parcheggi pubblici o spazi a tale uso equiparati, all’interno dei mercati, delle fiere e delle manifestazioni in genere, davanti agli ingressi degli esercizi pubblici e commerciali, nei parchi e nelle aree verdi”. Gli altri articoli replicano norme già contenute nel Codice penale.
In sostanza, l’elemosina è vietata. Se così non fosse, il Regolamento non aggiungerebbe nulla di nuovo a quanto già previsto dal Codice Penale. E non si spiegherebbe nemmeno il voto favorevole della Lega nord. Non è certo la prima giunta targata Pd che vieta la questua: una breve consultazione su Internet è sufficiente per trovare antesignani dello stesso colore di partito che hanno adottato specifiche ordinanze.