La statua equestre del generale Fanti: ci vollero 40 anni per decidere

Nel 1939 il monumento Fanti venne trasferito al margine del Parco delle Rimembranze in asse con il corso dedicato al nostro generale e lì si trova tuttora.

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I carpigiani assistono all'imbrago del monumento per il trasferimento 1939

Fu lo stesso Manfredo Fanti a lasciare in testamento il desiderio di essere sepolto a Carpi ove aveva passato l’infanzia e il 7 aprile 1865, dopo i funerali a Firenze, la salma arriva alla chiesa di Quartirolo per essere visitata da una moltitudine di persone tale che non fu possibile chiudere le porte nel corso della notte.

Il 10 aprile alle 9 la salma entra in Carpi da Porta Modena per essere sepolta nel Duomo della nostra città. Nel giorno in cui venne collocata la lapide sulla casa ove nacque il generale Fanti in contrada Belvedere 6 (oggi via Cesare Battisti 20) la Giunta Comunale decise di erigere un monumento alla memoria, una statua equestre in bronzo. Nel 1871 il Consiglio comunale è riunito in sessione straordinaria e approva di realizzare un monumento e di erigere una barriera a Porta S. Antonio che diventerà Barriera Fanti tracciando un largo viale che porta fino alla stazione ferroviaria.

In un capitolo del volume Andèm Avanti – con uno sguardo al passato Dante Colli, ripercorrendo le carte raccolte nel 1899 da don Ettore Tirelli, ricostruisce le alterne vicende del monumento a Manfredo Fanti rimasto sospeso per ben 22 anni a causa di una scelta “sempre difficile, complessa, scabrosissima in Carpi”: la sua collocazione

Intanto si fa avanti Firenze che nel 1872, dirottando le offerte, ha il suo bel monumento a Fanti in piazza San Marco. A Carpi avanza la possibilità di scelta della piazza ma trasferire il mercato bovino? “Questo pensiero tenne per un fracco di tempo sospesi i signori del Comune e fu propizio per satirizzare quelli del Palazzo. Quando i giornali locali non sapevano che dire ricorrevano al luogo comune, al Monumento, per riempire le pagine”.

Si arrivò al 1887 e su una piramide di neve fece bella mostra di sé un busto di Fanti… pure di neve! Iniziativa che fu definita una pasquinata dai promotori della nobile iniziativa nazionale.

Il 3 maggio 1893 avvicinandosi le elezioni si apre il concorso fra gli scultori italiani per la statua equestre del generale Fanti al prezzo di 90.000 lire: partecipano 24 scultori italiani con 26 progetti. Tutti i bozzetti vengono giudicati negativamente. Il 22 luglio 1895 viene pubblicato un nuovo bando e arrivano venti bozzetti: viene scelto quello del prof. Cesare Zocchi ma resta la questione dell’ubicazione risolto negli anni successivi. Il monumento venne inaugurato il 3 agosto 1903 nel centro della piazza e il mercato bestiame venne trasferito nei prati oltre Porta Mantova dove sorgerà il Foro Boario.

Nel 1939 il monumento Fanti venne trasferito al margine del Parco delle Rimembranze in asse con il corso dedicato al nostro generale e lì si trova tuttora.

 

 

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