“Ci sono ventenni ricoverati con quadri clinici impegnativi”

I posti letto di Terapia Intensiva di Policlinico e Baggiovara sono già tutti impegnati e quindi, spiega il direttore generale Vagnini, “siamo stati costretti a sospendere l’attività chirurgica programmata almeno fino alla fine della prossima settimana. Una decisione sofferta ma inevitabile”.

0
2030
il direttore generale, Claudio Vagnini

La prevalenza della variante inglese sta impattando notevolmente sugli ospedali modenesi ormai prossimi alla saturazione: il livello di guardia per i Reparti Covid (fissato al 40%) nel nostro territorio è infatti già stato raggiunto e quello per le terapie intensive (fissato al 30%) superato, dal momento che ci attestiamo intorno al 32%.  Una pressione che preoccupa soprattutto a fronte di una curva epidemiologica che non accenna a diminuire. 

Al momento presso l’Azienda Ospedaliero universitaria di Modena sono ricoverati  260 pazienti positivi, di questi 198 sono in degenza ordinaria (128 sono assistiti al Policlinico e 70 a Baggiovara) mentre sono 62 pazienti quelli in Terapia intensiva e semintensiva (39 pazienti al Policlinico e 23 a Baggiovara).

Una situazione “impegnativa” ha commentato il direttore generale, Claudio Vagnini, e che ha comportato la sospensione dei ricoveri programmati in area internistica e chirurgica per consentire la riconversione di posti letto ordinari in intensivi utilizzando spazi e personale di sala operatoria.  “Siamo pressoché tornati ai numeri del picco del novembre scorso – prosegue Vagnini – evidentemente perché i provvedimenti presi non hanno dato i risultati sperati e, forse, perché non abbiamo avuto la forza di convincere i nostri giovani ad assumere un atteggiamento maggiormente preventivo”.

Le classi d’età interessate dal contagio sono mutate rispetto ai mesi scorsi: “abbiamo sempre più sessantenni e cinquantenni ricoverati e poi ci sono i ventenni non necessariamente in Terapia Intensiva ma con sintomi impegnativi. Siamo di fronte a una situazione nuova”.

I posti letto di Terapia Intensiva di Policlinico e Baggiovara sono già tutti impegnati e quindi, continua il direttore generale, “siamo stati costretti a sospendere l’attività chirurgica programmata almeno fino alla fine della prossima settimana. Una decisione sofferta ma inevitabile”. Nelle prossime settimane, conclude Claudio Vagnini, “ci aspettiamo un ulteriore incremento nel numero dei pazienti ricoverati e questo ci metterà a dura prova. Oltre ai pazienti Covid positivi, infatti, ne abbiamo tanti no Covid e la loro gestione separata complica notevolmente il sistema; inoltre, le persone che puoi inserire all’interno dei reparti sono sempre in numero inferiore rispetto alle esigenze”. Insomma lo scenario è tutt’altro che roseo.

Jessica Bianchi