Le vacanze al tempo del Covid 19

“Il turismo - spiegano Deborah Breda e Anna Giocolano dell’agenzia Bluvacanze - è uno dei settori che più di tutti è abituato fare i conti con le tragedie e ha reagito con prontezza. I tre mesi di stop nei quali la nostra agenzia è stata chiusa al pubblico sono stati molto duri, soprattutto dal punto di vista economico, ma noi da casa non abbiamo mai smesso di lavorare al contrario, ci siamo dedicate a una formazione ininterrotta per capire come ripartire”.

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Deborah Breda e Anna Giocolano dell’agenzia Bluvacanze

L’emergenza coronavirus si è abbattuta come uno tsunami sul turismo, probabilmente il settore maggiormente colpito dalla crisi causata dalla pandemia. Cancellazioni e disdette sono partite a febbraio, quando il Covid era ancora confinato in Cina, ma sono proseguite senza soluzione di continuità. Un duro colpo anche per le agenzie viaggio di casa nostra, impegnate nel cercare nuove modalità per far viaggiare in sicurezza i propri clienti. “Il turismo – spiegano Deborah Breda e Anna Giocolano dell’agenzia Bluvacanze – è certamente uno dei settori che più di tutti è solito fare i conti con le tragedie. Eruzioni vulcaniche, maremoti, terrorismo, guerre civili… siamo abituati ad avere a che fare con imprevisti importanti ma, quanto accaduto quest’anno, ci ha letteralmente travolti; nessuno avrebbe mai potuto immaginare la gravità dei contorni di questa emergenza sanitaria e le sue ripercussioni. Il settore però, come ha già dimostrato in passato, ha reagito con prontezza. I tre mesi di stop nei quali la nostra agenzia è stata chiusa al pubblico sono stati molto duri, soprattutto dal punto di vista economico, ma noi da casa non abbiamo mai smesso di lavorare al contrario, ci siamo dedicate a una formazione pressoché ininterrotta per capire come reinventarci per ripartire”.

Un periodo nel quale agenti di viaggio, tour operator e tecnici hanno unito forze e competenze, “non solo per far sentire la propria voce e i propri bisogni, ma anche per far sapere a tutti che in questo mondo pervaso dalla Rete, il nostro ruolo è importante per tutelare le persone e salvaguardarne la sicurezza. Insieme abbiamo trovato nuove soluzioni comuni”, proseguono Deborah e Anna. La situazione al momento è liquida, in continua evoluzione ma, “sulle prossime settimane abbiamo già alcune certezze. Conosciamo quali sono i protocolli e le misure che verranno adottati su aerei e traghetti e numerosi tour operator hanno già chiarito cosa metteranno in atto per far viaggiare tutti in sicurezza, offrendo la possibilità di lasciarsi alle spalle la pesantezza dei mesi passati. Viaggiare sarà ancora più bello e le nuove modalità introdotte potrebbero risultare addirittura preferibili”. Qualche esempio? Spiagge più vivibili, ricchi buffet privi di commensali che vi si avventano come cavallette e un’animazione di maggior qualità per bambini e ragazzi nei villaggi vacanza: “dovendo dividerli in gruppi più piccoli vi saranno più professionisti e maggiori opportunità di scelta. I villaggi turistici e i resort Bravo Club del Gruppo Alpitour ad esempio offriranno ai più giovani la possibilità di scoprire il programma S3 – che vede come testimonial il campione e giornalista sportivo, Andrea Lucchetta – una tecnica che affonda le sue radici nella pallavolo, stimolante e divertente. E in alcuni villaggi l’ex pallavolista sarà presente per regalare agli ospiti tutto il suo carisma e la sua energia”. Insomma gli operatori del settore turistico non sono certo rimasti con le mani in mano, al contrario, si stanno riorganizzando per garantire a chi lo vorrà un’estate spensierata. Una cosa è certa, al momento, la maggior parte di coloro che stanno pensando di regalarsi un viaggio, resterà nel Belpaese: “questa pandemia farà riscoprire a tutti noi la nostra bella Italia, coi suoi mari, laghi, monti, borghi, città d’arte… Sul fronte estero – sottolineano Deborah e Anna – c’è ancora molta incertezza e occorre cautela, paesi del Mediterraneo esclusi. Anche qualora si apra lo spazio aereo, infatti, non sappiamo quali stati ci accetteranno o se prevederanno periodi di quarantena. Si vocifera sulla riapertura di Zanzibar e Maldive ma è fondamentale partire informati sapendo già cosa accadrà in caso di eventuali emergenze e se il tour operator è in grado di riportare i viaggiatori a casa come ha fatto ad esempio, a sue spese, Alpitour in piena pandemia”. Nessuno vuole correre rischi e per questo rivolgersi a un’agenzia è fondamentale: “noi vogliamo essere positive – concludono le due titolari di Bluvacanze – e continueremo a lavorare affinché chi lo desidera possa godersi un bel viaggio in sicurezza”.

Jessica Bianchi