Si è tenuto lunedì 9 settembre un incontro tra amministratori, tecnici, dirigente scolastico e genitori degli alunni della Scuola Primaria Gasparotto per discutere insieme circa il futuro del cantiere al palo da mesi. Il Consorzio Galileo, associazione temporanea di imprese con sede a Ragusa, che aveva vinto l’appalto dei lavori, lo ricordiamo, dopo aver eseguito alcune invasive operazioni preliminari, anziché avviare le procedure di acquisto e assemblaggio della struttura in acciaio che sarebbe poi dovuta essere installata per sopraelevare una parte del vecchio fabbricato della scuola, non ha rispettato gli impegni. Risultato? Cantiere bloccato e inevitabili disagi per bambini e famiglie.
“Sono soddisfatto – sottolinea Cristiano Dondi, vice presidente dell’Associazione Genitori delle Gasparotto – per l’attenzione manifestata nei nostri confronti. Avevamo chiesto la riapertura dell’accesso al plesso scolastico da via Cacciatore, interdetto a causa del cantiere, per evitare code e fluidificare il traffico e ci è stata concessa. Anche sul fronte bagni, oggi a dir poco inadeguati, qualcosa si muoverà: i locali sono stati ritinteggiati e gli amministratori si sono impegnati affinché vengano effettuate operazioni di spurgo più frequenti, per ridurre così al minimo intasamenti e cattivi odori. Interventi non risolutivi certo, d’altronde il progetto di riqualificazione prevede anche il rifacimento dei bagni”.
La situazione è complessa, gli fa eco l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Truzzi, “pertanto il nostro obiettivo è quello di mettere in atto tutte le azioni possibili per renderla meno critica e per farlo continueremo a dialogare costantemente con la scuola e le famiglie”.
Al momento, prosegue l’assessore, “è in atto un contenzioso con il Consorzio Galileo e siamo dovuti ricorrere alle vie legali ma il nostro intento è quello di procedere con una nuova gara d’appalto. Auspichiamo di poter affidare i lavori all’impresa aggiudicataria all’inizio del 2020”.
Qualora fosse questo lo scenario, i tempi di consegna andranno dai 18 ai 24 mesi: “confidiamo di poter ridare una scuola più sicura e funzionale – stiamo aggiornando anche la progettazione al fine di recepire le modifiche introdotte dalla nuova normativa sul versante dell’antisismica – nel settembre 2021. E’ questo il miglior augurio che ci siamo fatti”, sottolinea Truzzi.
Jessica Bianchi
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