Nel primo trimestre del 2009 erano attive a Carpi 1695 imprese, nel 2010 quelle attive sono 1632: mancano 63 imprese all’appello, attività che hanno chiuso i battenti sul territorio comunale per effetto della crisi economica. Nel primo trimestre del 2010 poi le imprese cessate sono state più di quelle avviate.
Il tasso di disoccupazione a Carpi è in crescita, soprattutto tra i giovani e le donne, così come la cassa integrazione: alla fine di marzo 2010 risultavano a Carpi 1046 persone in mobilità, la cassa integrazione straordinaria aveva superato per numero di ore quella ordinaria, gli accessi allo Sportello Sociale Nemo erano raddoppiati nel confronto tra l’ultima settimana di febbraio 2010 e il corrispondente periodo del 2009, mentre anche le domande per l’assegnazione di un alloggio popolare sono via via aumentate.
I dati sono stati resi noti dall’assessore all’Economia Simone Morelli che ha risposto in Consiglio Comunale a un’interrogazione del consigliere Marco Bagnoli (Pd).
Un quadro drammatico a fronte del quale l’amministrazione comunale fa quello che può.
Morelli ha ricordato “la necessità di attivare uno studio che ricostruisca un quadro di riferimento delle dinamiche in questa fase economica: uno strumento che sia utile all’ente locale e agli attori economici del territorio per definire politiche e azioni di sostegno ad imprese e lavoratori e che potrebbe concretizzarsi con la nuova edizione dell’Osservatorio sul Tessile-abbigliamento, che
dia anche un quadro qualitativo e non solo quantitativo della situazione”.