Terremoto: terminate le verifiche di agibilità

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A oggi, sono 35.330 le strutture controllate in Emilia Romagna con sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica mirata con la scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’emergenza sismica, ossia uno strumento omogeneo per il rilievo del danno), che viene utilizzata su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni. Dagli esiti emerge che il 36,2% degli edifici è immediatamente agibile, il 22,5% temporaneamente o parzialmente inagibile, il 35,7% inagibile e il 5,6% inagibile per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.
Sono terminate le verifiche speditive, poco più di 63.000, condotte su istanza dei Sindaci dai tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nei territori colpiti dal sisma. In Emilia si sono fermate a quota 57.000, di queste, poco meno di 45.000 si sono concluse con esito immediatamente favorevole – cioè con la dichiarazione di agibilità delle unità d’uso ispezionate – mentre le restanti quasi 12.000, ritenute non fruibili, hanno richiesto una verifica più approfondita con scheda Aedes. Nei giorni scorsi tali controlli erano stati ultimanti sia in Lombardia che in Veneto con, rispettivamente, 4928 e 1220 verifiche.
Rimangono stabili le percentuali degli esiti dei sopralluoghi con scheda Aedes finora effettuati in Lombardia, che vedono il 19,8% degli edifici immediatamente agibile, il 34,6% temporaneamente o parzialmente inagibile, il 41,8% inagibile e il 3,8% inagibile per rischio esterno. Mentre nel Veneto il 51,8% delle verifiche Aedes ha dichiarato agibili gli edifici, il 31% temporaneamente o parzialmente inagibili, il 16,2% inagibili e lo 1% inagibili per rischio esterno.