Si chiamerà Rock Shock Festival la due giorni di musica e divertimento in arrivo, a settembre, a San Marino. Un’iniziativa che punta a coinvolgere un gran numero di band locali, con un unico, grande obiettivo: raccogliere fondi da destinare ai terremotati. L’idea è nata dall’incontro tra la voce dei Mother’s Eye, Maximilian Parolisi e Kirayel, al secolo Elisa Rongo, due ragazzi rispettivamente di San Marino e Sant’Antonio in Mercadello. “Io e la mia band – racconta Maximilian – sfollati come tanti altri dalla nostra sala prove, abbiamo pensato di realizzare una compilation che raccogliesse pezzi di tutti i gruppi locali, per poi venderla e devolvere il ricavato in beneficenza”. La risposta è stata più che entusiastica: “abbiamo avuto talmente tante adesioni da essere stati costretti a incidere un doppio cd”. L’idea di organizzare un festival di musica è poi germogliata grazie all’incontro con Kirayel: “lei aveva già intenzione di fare un piccolo live di beneficenza. Perchè non strafare allora, organizzandone uno in grande?”. Il cd uscirà in concomitanza con il festival, che si terrà presso la Polisportiva di San Marino il 15 e 16 settembre, dalle 3 del pomeriggio all’una di notte. Tra i tanti gruppi no stop che si alterneranno su un palco degno delle grandi rassegne – gli organizzatori promettono tra i 12 e i 16 metri – la parte del leone la faranno i Queenmania, sabato sera, e Michele Luppi con la sua band per la conclusione di domenica. Ma non solo musica al Rock Shock Festival: ci saranno anche Alle Tattoo che, oltre al suo stand di tatuaggi, presenterà un’asta di beneficenza con gli articoli dei suoi celebri amici – e già immaginiamo il delirio per accaparrarsi il casco di Valentino Rossi o i guanti di Casey Stoner, piuttosto che la maglietta di 100% Brumotti. E, ancora, ci saranno spille, magliette, cassette per le offerte, senza dimenticare gli stand gastronomici: siamo pur sempre in Emilia, dopotutto. Altra attrattiva che non lascerà indifferenti i ragazzi, sarà l’autolavaggio osé con le rockgirls in bikini. Nulla di tutto questo avrebbe però preso l’avvio senza l’aiuto di un signore di Roma che, pur volendo restare anonimo, ha fornito ai ragazzi il proprio aiuto. “Ha già anticipato una somma considerevole, che permetterà di seguire l’evento anche a distanza, attraverso lo streaming su Internet. Ho conosciuto questa persona mentre era impegnata ad aiutare la popolazione colpita dal sisma e ci tengo davvero a ringraziarla molto”. I fondi raccolti – che saranno depositati su un conto corrente aperto dai due ideatori – contribuiranno a sostenere il progetto Se non sai non sei per ricostruire le scuole di Rovereto. Ma se il successo ci sarà, il Rock Shock Festival potrebbe diventare un appuntamento annuale.
“Vorremmo dare un seguito a questa manifestazione e, in tal caso, creeremo una onlus”. Quarantacinque i gruppi che partecipano alla compilation – con formazioni di Carpi, Rovereto, Finale Emilia, Correggio, Parma e Ferrara – ventotto dei quali si esibiranno nei giorni del festival. Per ulteriori informazioni rockshockfest@gmail.com. Un ulteriore esempio di come la musica possa conciliare passione, divertimento e impegno per la comunità.
Marcello Marchesini