L’uomo del futuro? Montezemolo!

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*b*Giovanni Arletti+b+, vice presidente di Confindustria e presidente dell’azienda, con sede a Limidi, Chimar spa, è positivo circa il futuro del mondo imprenditoriale italiano e considera l’Expo 2015 un’opportunità da non farsi scappare. “Sono nel Comitato Tecnico di Expo 2015 – spiega il presidente – e mi rendo conto che Expo rappresenta un acceleratore per le infrastrutture di cui l’Italia ha bisogno; inoltre è una vetrina eccezionale per i nostri prodotti e le nostre imprese. La Provincia di Modena ha l’opportunità di intercettare gli importanti flussi turistici che arriveranno in Italia per l’Expo, sviluppando proposte turistiche di qualità, per valorizzare il territorio”.
*b*Come funziona l’organizzazione dell’ Expo?+b+
“Il progetto Expo 2015 presieduto da Diana Bracco si è dotato di un Comitato Tecnico e di sette Gruppi di lavoro per sviluppare le direttrici tematiche e sollecitare la progettualità del mondo imprenditoriale”.
*b*Qual è la sua opinione circa la situazione politica nazionale?+b+
“Dopo le ultime elezioni, il Centrodestra aveva una Maggioranza forte per governare e un’Opposizione debole. Strada facendo il Governo ha iniziato a perdere pezzi e ad avvitarsi su se stesso rimanendo al palo con i problemi che tutti conosciamo; al Centro hanno cambiato partiti e bandiere ma sono sempre gli stessi; nel frattempo però gli italiani hanno perso la fiducia nella classe politica e, in questo momento, il partito più forte è quello dell’astensionismo. Ci vuole una nuova proposta: uomini nuovi. Occorre una persona con forte leadership. Si parla sempre più spesso dell’avvocato *b*Luca Cordero di Montezemolo+b+”.
*b*Montezemolo però, pare non essere disponibile… +b+
“I sondaggi lo collocano ai primi posti: se pensiamo che non ha mai dato fino in fondo la sua disponibilità e non ha mai partecipato a un programma televisivo potrebbe raccogliere molti più consensi di quanto si immagini. Se si verificassero le condizioni, a mio avviso, potrebbe essere disponibile: è un uomo che ha capacità di aggregare, di costrure quel clima di serenità indispensabile per fare riforme che permettano poi di avere una buona qualità della vita, di lavorare nel rispetto delle regole e con una più equa distribuzione della ricchezza. L’evasione che connota il nostro Paese è un chiaro segno che manca il concetto di Stato. Chi governa deve avere rispetto per il denaro che i cittadini versano sotto forma di tasse perchè queste sono il frutto dei loro sacrifici. Coloro che hanno pagato erano convinti che questo fosse utile per un’equa distribuzione della ricchezza, ma non è stato così. Oggi è necessario parlare chiaro e dire che questa situazione non è più sostenibile. Con un debito pubblico così alto non si può far altro che ridimensionare la qualità della vita così come è stata intesa sino ad oggi, riscoprendo i valori che hanno accompagnato la vita dei nostri genitori: i sacrifici”.
*b*E’ necessario un nuovo patto sociale?+b+
“Sì occorre un nuovo patto sociale. Qui ci giochiamo il futuro dei rapporti economici e quindi civili del nostro Paese. Non sarebbe opportuno ridiscutere gli enormi stipendi e bonus dei manager delle grandi imprese, delle amministrazioni pubbliche e delle banche se vogliamo impostare un dialogo capace di mostrare prospettive per il futuro. Nella situazione in cui versiamo, per assumersi un impegno di Governo, occorrono coraggio e credibilità. Qualità necessarie per chiedere alla gente sacrifici, nel pieno rispetto delle istituzioni e dell’Italia intera”.

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