Un parco dedicato all’imprenditore Umberto Severi

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A poco meno di sei anni dalla sua scomparsa, la città rende onore a uno degli uomini chiave dello sviluppo economico di Carpi nel dopoguerra, Umberto Severi. Sabato 11 giugno è stato dunque inaugurato a Carpi dall’assessore all’Economia Simone Morelli, il parco dedicato al noto imprenditore e sito presso l’area verde di via Catellani, a sud del complesso del Tempio di San Nicolò. Alla cerimonia erano presenti i famigliari e diversi cittadini cui Severi è rimasto nel cuore. “E’ con orgoglio – ha affermato Morelli – che oggi ricordiamo un rappresentante della storia recente della nostra città, il quale ha contribuito a innalzare il nome di Carpi a livello nazionale e internazionale. Non dimentichiamo, oltre a ciò, le doti civiche di Umberto Severi, distintosi nell’ambito dell’antifascismo. Oggi vogliamo ricordare con lui oltre a una Carpi che era, soprattutto una città che è e sarà forte, orgogliosa di sé e speranzosa rispetto al futuro”. Le parole di Morelli sono state quindi seguite da quelle dei famigliari. Saul Andreetti, nipote di Umberto Severi, ha portato i saluti del padre Carlo. “Celebrare la memoria di Umberto Severi – così scrive il figlio Carlo – è un omaggio a tutte le persone che con lui condividevano una comunità di intenti e verso le quali mio padre nutriva una stima profonda”. Anche Piero Severi, figlio dell’imprenditore carpigiano, si è unito alle parole del fratello aggiungendo i suoi ringraziamenti “alle persone che si sono mobilitate attraverso una copiosa raccolta di firme affinché fosse intitolato un parco in memoria di Umberto Severi”. “Mio padre – ha aggiunto – ha avuto con questa città un rapporto durato tutta la vita. Da Carpi ha ricevuto tanto e spero che qualcosa abbia potuto dare a sua volta indietro”. “Certamente, Severi ha dato da mangiare a tutta Carpi”, hanno risposto alcune signore sottovoce. Le parole piene di gratitudine dei presenti hanno confermato l’auspicio della famiglia: Umberto Severi ha fatto tanto per Carpi e la città non dimentica.