Viene definita così in quanto il suo utilizzo è simile a quello di una moneta tradizionale: assolve alla funzione intermediaria degli scambi ed è complementare perché non si pone in conflitto o in alternativa alla moneta ufficiale, nel nostro caso l’euro, ma vi si affianca. In altri tempi un’iniziativa analoga venne definita Buono di solidarietà e di sviluppo locale, poiché favoriva le categorie più bisognose della società. La moneta complementare è stata al centro di un interessante convegno organizzato dal Movimento per le Autonomie al Teatro Storchi di Modena che ha visto la partecipazione di tre autorevoli esperti: Enrico Curto, Antonio Miclavez e Titta Gennai, presentati dall’ideatore del progetto modenese della Moneta Complementare, l’imprenditore Roberto Bruni. Al coordinatore regionale dell’Mpa nonché consigliere comunale di Modena, Sergio Celloni poi, il compito di chiudere i lavori del convegno. Lavori che sono stati seguiti da un folto pubblico formato da dirigenti d’azienda, manager, imprenditori e politici. I relatori hanno ricordato che l’idea prese le mosse nel secolo scorso sulla base del libro di Silvio Gesell, Ordine economico naturale, cui fecero seguito i primi Buoni di solidarietà e di sviluppo sociale nell’economia locale, sostituiti oggi dalla Moneta complementare che trova il suo terreno ideale nelle situazioni di crisi economica, ovvero quando la velocità di scambio della valuta fa diminuire la capacità d’acquisto e, di conseguenza, i consumi. Tutto si basa su un accordo tra cittadini e il loro Comune e oggi l’iniziativa trova applicazione in regioni inglesi, tedesche, austriache, svizzere e degli Usa. I relatori hanno fatto anche un esempio pratico. Un cittadino compera 10 euro di pere dal fruttivendolo che accetta in pagamento 8 euro e un Buono al Portatore che potrà a sua volta impiegare per i propri pagamenti.
Questi Buoni di solidarietà sono legali perchè previsti dalle norme in vigore, anche se dovranno essere autorizzati dal Comune di residenza dei cittadini che li smercerà allo scopo di promuovere la solidarietà sociale. Gli oratori hanno anche ricordato che la globalizzazione economica ha modificato profondamente il sistema produttivo per cui la Moneta complementare potrebbe svolgere un’utile funzione soprattutto a favore delle giovani generazioni. Nel dibattito è intervenuto anche l’avvocato Marco Zelocchi, candidato alle recenti elezioni comunali di Novi per l’MPA, cui il terremoto ha distrutto la propria abitazione di Rovereto, che ha ricordato con parole toccanti il dramma vissuto dalla popolazione cinque mesi fa. Zelocchi ha poi invocato la riforma della Protezione Civile ed espresso riserve e critiche sui ritardi di Comune, Provincia e Regione nell’apprestamento degli aiuti essenziali alla popolazione colpita. In chiusura dei lavori il consigliere Sergio Celloni, definitosi ‘un imprenditore prestato alla politica’, ha ricordato i tre capisaldi politici su cui si basa il Movimento per le Autonomie: il primato del pubblico, la semplificazione burocratica e la meritocrazia. Un movimento legato al territorio che vuole porsi in alternativa al sistema attuale dei partiti che hanno perso credibilità agli occhi della pubblica opinione.
Cesare Pradella