La morte corre sulla strada

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Sulle strade carpigiane si è consumata l’ennesima tragedia. Una suora di 78 anni, Maria Lombardo, superiora del convento della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Canepina, in provincia di Viterbo, è stata travolta e uccisa dall’imprenditore 63enne Ermes Malavasi in via Roosevelt, all’intersezione con via Costituzione, lo scorso 5 settembre. Ferita gravemente la sorella 80enne della religiosa, Claudia e il marito di 84 anni, Achille Carpenito. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Municipale delle Terre d’Argine immediatamente accorsa sulla scena – la dinamica dell’investimento è ancora in fase di accertamento – la suora, la sorella e l’uomo, intorno alle 20,40 di lunedì scorso, erano appena usciti dalla chiesa di Sant’Agata e stavano attraversando via Roosevelt in fila indiana quando è sopraggiunta una motocicletta di grossa cilindrata, un Bmw 1150. Il centauro ha visto i tre pedoni in mezzo alla strada – in quel tratto non vi è un attraversamento pedonale e la strada è scarsamente illuminata – e ha tentato di frenare, ma la motocicletta, a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha sbalzato il conducente dalla sella e ha continuato la corsa senza controllo. Pochi metri dopo, come una scheggia impazzita, ha impattato violentemente contro i tre anziani pedoni. La suora è morta sul colpo, la sorella, in prognosi riservata, è ricoverata all’ospedale di Baggiovara in Terapia intensiva, mentre il marito è già stato dimesso. Illeso il motociclista che, sconvolto, avrebbe detto ai vigili di non aver visto i tre pedoni se non all’ultimo istante. Suor Maria Lombardo, originaria di Avellino, era partita da Canepina, dove opera da circa 20 anni, pochi giorni fa, per far visita alla sorella. Avrebbe dovuto far ritorno in convento entro la fine della settimana. Quest’anno, il bilancio di pedoni morti sulle strade cittadine ha già raggiunto quota 4. Numeri che, seppure piccoli, rappresentano enormi sconfitte. Per tutti. Da tempo si denunciano attraversamenti pedonali scarsamente illuminati, magari su vie connotate da un intenso traffico veicolare, o troppo a ridosso di rotonde pericolose. Sotto accusa anche il malcostume diffuso tra gli automobilisti, spesso poco rispettosi dei limiti di velocità e delle regole imposte dal Codice della Strada e la pericolosa propensione di pedoni e ciclisti ad attraversare non utilizzando – dove presenti – le strisce pedonali, compromettendo ancor di più la propria sicurezza. Che ciascuno faccia la sua parte per evitare altre morti sull’asfalto.

Nel 2009 a morire poiché coinvolti in incidenti stradali sono stati 2 ciclisti e 3 pedoni.
Nel 2010, sulle strade cittadine sono morti 1 ciclista e 1 pedone.
Gennaio – Settembre 2011: 4 i morti. Tre pedoni uccisi nella strage di Piazza Martiri lo scorso 25 aprile e la suora investita in via Roosevelt, lunedì 5 settembre.

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