Natura al 100%

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Un concetto chiave della tradizione filosofica e una questione cruciale dell’esperienza contemporanea. E’ Natura il tema dell’edizione 2011 del Festival Filosofia che si svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 16 al 18 settembre. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti. Il programma delle lezioni magistrali si svolge all’insegna delle trasformazioni innescate dalle scienze e dalle tecnologie, che hanno condotto tanto la riflessione filosofica, quanto il senso comune, a misurarsi con questioni inedite nella millenaria elaborazione dell’idea di Natura. I maestri del pensiero che il festival porterà nelle piazze e nei cortili delle tre città si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee della Natura, tracciando linee tematiche che discuteranno, tra le altre, la questione del rapporto tra natura e cultura, le metamorfosi del corpo, il futuro del paesaggio, le politiche della natura e le frontiere del biodiritto. Una preliminare messa a punto teorica riguarderà lo statuto della conoscenza della natura e il suo rapporto con la cultura. Per effetto delle acquisizioni dapprima delle scienze fisiche e poi soprattutto di quelle biologiche, l’epoca contemporanea ha ridefinito un insieme di opposizioni tradizionali della riflessione filosofica occidentale come soggetto-oggetto, fatti-valori, anima-corpo.
Lezioni magistrali
Nicla Vassallo presenterà il naturalismo filosofico, nel quale si esaminano i processi cognitivi come fenomeni naturali, venerdì 16, alle 15, in Piazzale Re Astolfo. Corpo è anche luogo del cervello, di cui la coscienza, secondo i programmi di ricerca delle neuroscienze, sarebbe un correlato. Tutte le caratteristiche naturali, d’altronde, sembrano già scritte in un codice che ne contempla le infinite varianti, il genoma che, come mostrerà Edoardo Boncinelli, venerdì alle 18 in Piazza Garibaldi, costituisce la grammatica della vita. Le sfide delle neuroscienze sollecitano questioni filosofiche che, sul crinale tra teoria della coscienza e riflessione sull’identità personale, riformulano la soggettività all’altezza dei tempi. La costruzione di spazi sostenibili conduce al portato politico delle trasformazioni della natura, evidente nella discussione quanto mai attuale sulle iniziative green in economia, di cui parlerà Aldo Bonomi, venerdì, alle 21, in Piazza Garibaldi. Nella sua fase più tarda, segnata dall’affermazione delle scienze della vita, la modernità ha attribuito – e continua ad attribuire – nuovi nomi alla Natura, come “ecosistema”, flusso di materia ed energia indispensabile alla vita e alla sua organizzazione, sul cui significato nelle scienze evoluzionistiche si soffermerà Mauro Ceruti, venerdì, alle 16,30, in Piazza Garibaldi.
A Giovanni Ghiselli invece, il compito di allargare lo sguardo a una più generale riflessione sullo statuto della natura nella filosofia greca, venerdì, alle 10, in Piazzale Re Astolfo. Christoph Wulf, antropologo e scienziato dell’educazione, indicherà, sabato, alle 10, in Piazza Garibaldi, la centralità dei processi educativi e di socializzazione nel perfezionamento della natura umana. Le politiche della natura investono i corpi umani trasformandoli in campo di dominio, istituendo confini tra naturale e politico, tra natura e storia, che spesso hanno messo capo a vere e proprie politiche “sulla” vita, come mostreranno, da diverse prospettive, Roberto Esposito (sabato alle 15 in Piazzale Re Astolfo) e Simona Forti (domenica alle 10 in Piazzale Re Astolfo). Terra è uno degli appellativi più arcaici con cui si è chiamato l’ambiente naturale che fa da casa al nostro stare al mondo: indagando le connessioni che legano il rapporto con la terra alla tutela del pianeta, Felix Duque, filosofo spagnolo esordiente al festival, ne esplorerà i significati, sabato, alle 16,30, in Piazza Garibaldi. Le trasformazioni contemporanee della Natura verranno saggiate in una serie di terreni cruciali. Innanzi tutto quello del corpo, riportato a centralità dalle scienze della vita, che lo sottraggono alla sua fissità naturale e destinale. L’attesissimo Umberto Galimberti aprirà questo dossier insistendo sulla necessità di riconoscere l’unicità di corpo ed esistenza, superando il dualismo di corporeità e organismo, domenica, alle 18, in Piazza Martiri. Le frontiere della bioingegneria spingono verso la formulazione di diritti di nuova generazione, per affrontare la questione, altamente controversa, di cosa sia naturale e cosa sia invece regolabile, di quali siano gli ambiti di vita sui quali si possa legiferare: parlerà Stefano Rodotà domenica, alle 11,30, in Piazza Martiri.
A lezione dei classici
Completerà il programma filosofico la sezione Lezione dei classici, secondo la formula sperimentata con successo a partire dal 2009: grandi interpreti del pensiero filosofico discutono le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema della Natura. Paolo Galluzzi rintraccerà (venerdì, alle 11,30, in Piazzale Re Astolfo) i fondamenti della moderna scienza delle qualità primarie e secondarie ne Il saggiatore di Galileo Galilei. Quest’anno una lezione dei classici è dedicata anche a una grande opera pittorica, per mostrare le connessioni tra filosofia e arti, pensiero e immagine: Francisco Jarauta parlerà di rappresentazione e conoscenza, cartografia e pittura, davanti a Il geografo di Vermeer, sabato, alle 21, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio. Al panteismo dell’Ethica di Spinoza sarà dedicata la lezione di Remo Bodei domenica, alle 16,30, in Piazzale Re Astolfo, mentre Gianfrancesco Zanetti ricostruirà lo statuto delle istituzioni naturali nella Scienza nuova di Giambattista Vico, domenica alle 15, nel Cortile d’Onore.
Teatro e performance
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo coinvolge le narrazioni e le performance con letture e reading di e da Gianni Celati, venerdì, alle 21, nel Cortile d’onore, cui seguirà lo spettacolo del Teatro della Pozzanghera di Carpi, dal titolo La scuola delle nuvole e, ancora Francesco Bianconi, sabato alle 21 in Piazza Garibaldi.
Musica
Domenica 18 settembre, alle 21, in Piazza Martiri, tra musica, ricordi ed esperienze, Giovanni Allevi e Federico Taddia dialogano sul rapporto tra paesaggio e creazione artistica: la composizione non nasce solo dall’incanto assoluto della bellezza, ma anche e soprattutto dove questa perfezione s’incrina e lascia trasparire il vortice del caotico e dell’irrazionale, che riporta l’uomo in contatto con le forze ataviche della natura.