I commercianti non ci stanno

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Non accenna a placarsi la questione Remesina. Così come la rabbia dei commercianti le cui attività si affacciano sull’asse viario che, da qualche settimana, è diventato a senso unico da Fossoli verso Carpi. “Siamo insoddisfatti, i nostri problemi non hanno trovato risposta – ha dichiarato Claudio Bonetti – titolare di Idea pesca e tra i principali animatori del Comitato del no – dopo l’incontro avvenuto venerdì 9 dicembre tra i commercianti e l’assessore alla viabilità Carmelo Alberto D’Addese. “Questa modifica alla viabilità sta arrecando soltanto danni e non si capisce come l’Amministrazione Comunale abbia potuto pensare di prendere una decisione alla quale la stragrande maggioranza della popolazione è nettamente contraria”. A dargli man forte Davide Bisi: “già dopo i primi giorni dalla modifica, tutti i negozi hanno subito un consistente abbassamento degli introiti. Questo porterà sicuramente a licenziamenti del personale di servizio”. Al coro di protesta si unisce anche Franco Cappelli dell’Osteria La Casaccia. “Prima si poteva arrivare a Fossoli passando per la Remesina. Ora, dovendo fare la Bretella, la strada si allunga molto, e in tanti non passano più di qui. Ho questo locale da 25 anni e, da quando c’è il senso unico, ho perso la metà dei clienti”. Infuriata anche Luciana D’Alessandro che fa notare come, in un momento di crisi economica, questo provvedimento getti tanti commercianti dalla padella alla brace. “Ora che motivo ha la gente di passare per la Remesina? Il Comune ci obbliga a fare scelte drastiche. Chi ci rifonderà dei danni? Siamo qui dal 2003, se allora mi avessero detto che la strada sarebbe stata chiusa, non avrei mai aperto”. Paolo Spinardi, che ha una tabaccheria in una laterale di via Remesina interna, si dichiara insoddisfatto dell’incontro con D’Addese: “abbiamo chiesto che venga organizzata un’altra assemblea pubblica, ma ci è stato risposto che ne sono già state fatte”. Il malcontento però non si respira solo tra chi, lungo questa direttrice, vive e lavora. Rita Losi, che si reca ogni giorno da Novi a Carpi, trova la modifica del tutto inadeguata. “Passavo sempre su via Remesina per tornare a casa. Ora devo usare la statale, impiegando molto più tempo”. Il Comitato del No ha formulato una controproposta, chiedendo che sia chiuso il fossato che costeggia la Remesina, per poter così allargare la carreggiata e tornare al doppio senso. “La modifica doveva essere sperimentale, ma ci hanno già fatto capire che, molto probabilmente, la situazione rimarrà inalterata”, ha amaramente concluso Davide Bisi.