Storiaccia all’italiana…

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Se ne sta interessando anche l’assessore allo Sport del Comune di Soliera, Maurizio Andreoli, del progetto che Roberto Ferrari, educatore cinofilo e fondatore di Dog City – centro addestramento cani di Secchia di Soliera – vuole costruire: creare, insieme a un’associazione del territorio, un percorso dedicato ai ragazzi disabili basato sul paragility dog e addestramento cani. Ma a quanto pare realizzare il progetto è più difficile del previsto! “Premetto – commenta sconsolato Ferrari – che farei tutto questo a titolo gratuito, nelle ore in cui sono al campo, decidendo insieme alle associazioni o a chi vuole partecipare come organizzare gli incontri. Ho contattato cinque associazioni del nostro territorio, di cui una molto nota, ma non voglio far nomi per evitare discussioni, tre di queste mi hanno detto “se noi non ricaviamo neanche un contributo non facciamo niente”. E allora mi chiedo: stiamo parlando di sociale o di ricompense?”.
Quindi le associazioni le hanno chiesto un contributo per far partecipare i loro ragazzi?
“Io ho detto loro: vi do la struttura, il mio tempo, i miei cani e tutta la mia esperienza per aiutare delle persone che hanno bisogno – e che traggono dei vantaggi concreti nel fare queste attività – e le associazioni mi hanno chiesto del denaro! E’ la solita storia all’italiana: se non c’è qualcuno che ci guadagna non si fa niente”.
Si tratta di una struttura
adatta per ospitare persone disabili…
“Sì, la nostra è una delle strutture più grandi d’Italia. All’interno c’è un campo coperto di 100 metri per 25 in erba sintetica dove possono lavorare anche persone con ridotta capacità motoria o in carrozzina… La struttura, poi, dispone di un grande parcheggio che può ospitare pulmini e auto e siamo vicinissimi alle fermate dei mezzi pubblici, quindi davvero facilmente raggiungibili”.
Quali sono i benefici derivanti dal rapporto disabile-cane?
“In primo luogo si tratta di benefici psicologici, soprattutto all’inizio, perché i ragazzi si trovano di fronte a un’esperienza e a un’emozione nuove… Il lavoro all’aria aperta, poi, fa scattare qualcosa nelle persone e, in particolare, nei disabili, che molto spesso non hanno la possibilità di muoversi liberamente in ambienti esterni. Ma i benefici si ottengono anche a livello fisico: la paragility consente di fare movimento, di usare il proprio corpo in sintonia con quello del cane e ciò è utile per prendere coscienza di sè. La paragility è l’agility dog praticata da persone con disabilità, una disciplina che consiste di svolgere, in coppia col proprio cane, un percorso a ostacoli. E’ importante, per ottenere buoni risultati, che vi sia grande intesa tra cane e padrone. La paragility in Italia è ancora decisamente poco praticata, soprattutto perché la maggior parte dei campi di agility non consente l’utilizzo della sedia a rotelle per problemi di manto”. Ora, dal momento che nel modenese la struttura c’è, e pure d’eccellenza, manca solo la materia prima: quindi accorrete, associazioni, accorrete! Info: 338.3979128.
Chiara Tassi

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