La scuola entra in azienda

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Un milione e 500mila. Questo il numero di posti di lavoro persi in Italia dal 2007 al 2012. Un Paese, il nostro, con un tasso di disoccupazione che supera il 37% tra gli Under 35 (il distretto carpigiano conta invece circa 2mila disoccupati e 7mila persone in mobilità). Difficile, a fronte di questi dati, guardare al futuro con ottimismo. Eppure c’è chi si impegna a porre le condizioni affinché i nostri giovani possano costruire un domani migliore, come i promotori di Entriamo in azienda, il progetto di collaborazione tra mondo dell’impresa e scuola, fortemente voluto, tre anni fa, da Maurizio Lusvardi e Stefano Cestari, rispettivamente presidente e segretario di Lapam Carpi. E sono i volti, tra gli altri, di Birkam Kayadivi – che sogna di vivere a Istanbul e lavorare nel commercio internazionale tra Turchia e Italia – e di Eleonora Boselli Bassi – che grazie alle simulazioni di colloquio di assunzione ha scoperto l’importanza dei dettagli, dal modo in cui si gesticola allo sguardo, al tono di voce – quelli a cui spetterà tracciare il futuro del Paese. Saranno le loro idee, come quelle degli altri 500 studenti del triennio dell’Istituto tecnico commerciale Meucci, il quale partecipa al progetto con Lapam, a tracciare, in futuro, il discrimine tra benessere e declino. Per aiutarli in questo arduo compito il progetto si propone di mostrar loro cosa significhi fare impresa: dalla compilazione del bilancio fiscale alla contabilità e all’Iva attraverso casi aziendali, dall’approfondimento sui contratti a termine e l’apprendistato, fino alle tecniche per la ricerca attiva del lavoro e la visita a Carpi Hotel, dove incontreranno il direttore, i responsabili di un’agenzia di viaggi – per la tematica legata alle prenotazioni on-line – e un manager del turismo sostenibile. In questo percorso di formazione parallelo alla didattica quotidiana saranno affiancati dai tecnici dell’associazione di categoria e da Gina Benson, madrelingua inglese che terrà simulazioni di colloquio in lingua. “Crediamo che istruzione e formazione abbiano un ruolo fondamentale nello sviluppo economico – ha commentato Alessandra Baroni, insegnante e coordinatrice del progetto – e cerchiamo, a piccoli passi, di creare una scuola che non sia statica ma dinamica, un sistema in evoluzione che sappia formare profili professionali coerenti con il contesto economico di riferimento”. Nella scommessa per il futuro, progetti come questo contribuiscono ad aumentare le probabilità di vittoria.
Marcello Marchesini