“E’ la nostra la vera lista di Sinistra”

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“E’ la nostra la vera lista di Sinistra”. Così Roberto Guerra, 36enne candidato sindaco di Novi per la lista civica Uniti per Novi, Rovereto, S. Antonio. Il giovane dottore in Fisica e ricercatore all’Università di Modena e Reggio Emilia è espressione di una coalizione composta da Rifondazione Comunista, attivisti del Movimento 5 Stelle, Comitato Difesa Beni Comuni, singoli cittadini e Italia dei Valori, della quale dal 2011 è coordinatore per il centro più a Nord delle Terre d’Argine.

E che il programma della Lista – composta da 16 candidati di cui un cittadino italiano di origini pakistane e 7 donne – sia di impostazione gauchista lo si evince senz’ombra di dubbio dai punti principali del programma: no incondizionato all’autostrada Cispadana; ritorno in mani pubbliche – mediante il riacquisto da parte dell’Ente Locale delle azioni cedute ai privati – di Aimag; azzeramento o forte riduzione del quorum relativo al Referendum comunale; punti per la connessione wi-fi gratuiti in ogni frazione; creazione di un assessorato dedicato alla gestione di Politiche sociali e Immigrazione; riduzione – rispettivamente del 30 e del 20% – delle indennità di assessori e primo cittadino; istituzione dei Registri della coppie di fatto e delle volontà di fine vita; migrazione, ove possibile, verso software libero per i sistemi informatici di scuole e uffici comunali.

“Abbiamo tentato più volte di confrontarci con l’attuale Amministrazione, ma ci siamo accordi di come questo risulti, nei fatti, impossibile. Quindi, in mancanza di un accordo programmatico non è stato possibile pensare ad alcun tipo di alleanza o di primarie interne” ha commentato Roberto Guerra relativamente alla corsa da ‘separati in casa’ della sua lista e di quella del sindaco uscente, Luisa Turci. I punti di frizione, a parte una più generale critica all’impostazione troppo ‘verticistica’ della candidata del Pd, con la Maggioranza uscente riguardano proprio la Cispadana e la ripubblicizzazione dell’acqua: “Sulla quale il Pd, dopo essere salito sul carro del referendum, si è dimostrato molto timido”.

Sul progetto dell’autostrada Guerra è lapidario: “Si tratta di un’arma di distruzione ambientale di massa, letale per le economie agricole della nostra zona. Il miliardo e mezzo di euro necessario per quest’opera faraonica si potrebbe utilizzare diversamente, per esempio migliorando i collegamenti tra il nostro centro e quelli di Carpi e Rolo. In più come se non bastasse, un dirigente regionale che deve seguire l’iter del progetto è indagato”. Le elezioni, a Novi, preannunciano scintille.