“Noi di Fratelli d’Italia, il movimento politico creato dalla Meloni in sede nazionale dopo la sua uscita dal Pdl, chiediamo anche a Carpi le Primarie tra gli elettori del Centrodestra, affinché siano loro a indicare chi debba essere il candidato sindaco alle amministrative di primavera. Elezioni importanti perchè, per la prima volta, abbiamo la possibilità di mandare il Pd al ballottaggio”. Questo ha detto in conferenza stampa il leader dei Fratelli d’Italia, Antonio Russo, consigliere comunale carpigiano, affiancato da Annalisa Arletti, in rappresentanza dei giovani e dal consigliere Luca Lamma, il quale ha ufficialmente aderito al Movimento. “Abbiamo già avuto incontri con rappresentanti del Pdl – ha spiegato Russo – ne avremo altri e speriamo di convincerli a optare per le Primarie perchè siamo contrari a candidati calati dall’alto e dalle segreterie di partito. E vorremmo avere una risposta entro breve, in modo da poter organizzare le Primarie e fare in modo che il primo in termini di voti, il quale diverrà automaticamente il candidato sindaco, possa prepararsi per le amministrative con l’obiettivo di giungere al ballottaggio. Perchè solo se il Centrodestra sarà unito, potremo arrivare secondi e superare il Movimento 5 Stelle. Diversamente il Pdl, senza di noi, arriverà terzo e addio ballottaggio”.
Russo ha poi ricordato le tappe percorse per giungere alla costituzione della sezione anche a Carpi con l’obiettivo di “battere la Sinistra in città, approfittando della grave crisi di identità che colpisce il Pd a Roma come a Modena e a Carpi”.
Dopo di lui, Luca Lamma ha spiegato le ragioni della sua uscita dal Pdl, “a causa della perdita di motivazioni del gruppo dirigente nazionale e della delusione dell’elettorato. Ed è proprio a questi elettori delusi che dobbiamo rivolgerci perchè ritrovino le motivazioni di un tempo, sulla base di idee nuove che dovremo elaborare”. Sulla base dell’adesione di Lamma, il gruppo ora è di due consiglieri e il capogruppo dei ‘Fratelli’ sarà Russo mentre Lamma lo sarà nell’Unione delle Terre d’Argine. Infine, interrogato sui primi provvedimenti che prenderebbe se venisse eletto sindaco, Russo commenta: “riforma del sistema sociale carpigiano per renderlo più rispondente alle esigenze dei cittadini; maggiore sicurezza personale e rigore per chi sbaglia a tutti i livelli; stop a nuova cementificazione ed espansione e taglio agli sprechi nella pubblica amministrazione”.
E nel Pd cosa accade? Vi è senza dubbio la discesa in campo di Roberto Arletti, leader dei renziani carpigiani, che ha fatto sapere di volersi presentare quale candidato alle Primarie del suo partito in opposizione a quello scelto dall’attuale gruppo dirigente (si parla di Bellelli, Tosi e Taurasi). La sua era una decisione attesa in quanto in questi anni ha avuto spesso il coraggio di prendere le distanze dal suo gruppo in Consiglio.
“Il Pd – ha commentato Arletti – ha l’ambizione di governare il Paese ma non riesce a governare nemmeno se stesso. Il partito va aperto perchè sono in pochi e sempre i soliti a prendere le decisioni nel chiuso di certe stanze”. Ce n’è abbastanza insomma per prevedere un confronto ‘caldo’ anche a Carpi nel ‘partitone’ alle prossime Primarie.
Cesare Pradella