Sabato 5 ottobre, in contemporanea nelle piazze di Carpi, Modena, Fiorano, Mirandola e Pavullo, si è svolto il flash mob Allattiamo insieme, l’iniziativa promossa dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con le Aziende sanitarie, gli Enti locali e i Gruppi di sostegno, che si inserisce nell’ambito delle manifestazioni legate alla Settimana mondiale dell’allattamento materno. L’invito è stato: Indossa una maglietta bianca e vieni anche tu ad allattare! Un’occasione davvero rilevante per la promozione di una pratica importante per la salute di mamme e bambini. L’allattamento al seno è il modo più naturale di alimentare il neonato, offrendogli tutto il cibo e la protezione di cui ha bisogno per la crescita e lo sviluppo e favorendo inoltre il contatto tra madre e bambino. Secondo l’ultima indagine regionale, l’allattamento al seno in Emilia Romagna viene praticato dal 55% delle donne a tre mesi e dal 37% a cinque mesi. Dal 1999 al 2011 il tasso è aumentato del 3% a tre mesi e del 15% a cinque mesi. Il tasso dei bambini non allattati è in calo: – 4% a tre mesi, – 7% a cinque mesi. Il sostegno che la mamma può trovare nella comunità diventa quindi di fondamentale importanza. L’iniziativa che si è svolta sabato ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una rete territoriale di informazione e formazione delle persone che svolgono un ruolo di supporto alle mamme.
“Il latte materno – spiega Margherita Guidetti, socia attiva del Gaam, Gruppo Aiuto Allattamento Materno di Carpi – contiene tutto quello di cui un neonato ha bisogno: nutrienti, anticorpi, e centinaia di altre sostanze che ancora non sono state scoperte. In più, questo latte cambia via via che il bambino cresce in modo da adattarsi alle sue esigenze. Un ampio corpus di ricerche indica che i neonati nutriti con latte di formula hanno maggiori probabilità di ammalarsi e contrarre infezioni, diarrea, otiti, e di sviluppare asma, allergie, obesità e sovrappeso rispetto ai bambini che vengono nutriti con latte materno. In ogni caso, ci sono anche casi di piccoli cresciuti sanissimi con il latte artificiale, ma i benefici di quello materno sono comunque indiscussi. La suzione al seno inoltre assicura lo sviluppo fisiologico della bocca, del cranio e della colonna vertebrale. Per le donne, invece, allattare riduce il rischio di sviluppare tumori della sfera riproduttiva (seno e ovaie) e l’incidenza dell’osteoporosi. Il latte artificiale è inoltre una spesa che grava sul bilancio familiare e anche su quello del sistema sanitario nazionale, che risparmierebbe circa 160 euro a bambino solo nel suo primo anno di vita se tutte le mamme allattassero fino a 6 mesi come indicato dall’OMS”. Purtroppo le condizioni meteo sfavorevoli hanno inibito la partecipazione di numerose mamme con i loro neonati. C’è stata una famiglia che si è recata in piazza con la sua bimba di appena tre settimane ma faceva comunque troppo freddo per allattare all’aperto. Le socie di Gaam avevano preparato per l’occasione due cartelloni per raccogliere le esperienze delle mamme presenti: uno sugli ostacoli incontrati e uno sul sostegno ricevuto e hanno quindi pensato di rilanciare questi stimoli sul loro blog http://gaamcarpi.wordpress.com affinché le mamme possano condividere almeno virtualmente le loro difficoltà e/o il modo in cui sono riuscite a superarle.
Chiara Sorrentino