E’ il momento di comprar casa?

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L’approfondimento sul tema della casa inizia con l’Immobiliare Blu attiva a Carpi dal 2002. A rispondere alle domande di Tempo è il titolare Vincenzo Tecce che profila anche un nuovo ruolo per le agenzie immobiliari.
Secondo lei, il prezzo degli immobili a Carpi è oggi più vicino al loro valore reale?
“A prescindere dalla situazione economica oggi siamo di fronte a un riequilibrio dei valori del mercato immobiliare ma ciò non significa che a fare il prezzo sia chi compra casa; di certo oggi siamo lontani dagli eccessi di un periodo, quello precedente il 2008, in cui un appartamento degli Anni ‘70 al terzo piano senza ascensore veniva proposto a 150mila euro. C’è stata una flessione dei prezzi ma anche una riduzione del potere d’acquisto delle famiglie che più difficilmente oggi possono permettersi di comprare casa.
A Carpi il mercato immobiliare è stato influenzato da due fattori: il terremoto ha indotto molti a cambiare per scegliere un’abitazione più sicura perché antisismica. Nel caso dell’usato chi compra richiede la documentazione degli interventi eseguiti dopo il sisma. L’altro fattore riguarda la compravendita di nuove abitazioni: sempre più spesso chi acquista è interessato a immobili ‘a risparmio energetico’. Non è più solo l’estetica a guidare le scelte”.
Si vende più l’usato o più il nuovo?
“Il nuovo resta accessibile a chi se lo può permettere. Oggi comunque non è più di moda il nuovo a tutti i costi, anche piccolo purché sia nuovo. C’è una fascia crescente di coppie giovani che preferisce comprare una casa  non nuova ma grande per poi sistemarsela col tempo. La questione del prezzo è diventata comunque un criterio fondamentale di scelta e c’è chi è disposto a comprare ma solo restando al di sotto dei 50mila euro”.
Per sollecitare una ripresa del mercato cosa serve?
“In considerazione della debolezza del momento e della fragilità delle famiglie, un ruolo fondamentale è affidato alla capacità di sostegno che saprà garantire il sistema creditizio. Oltre a questo sarebbe importante finalmente capire le condizioni fiscali per le scelte di investimento immobiliare di famiglie e imprese.
Il balletto sulla casa di Ici, Imu, mini Imu, Tasi non offre le necessarie sicurezze rispetto alla tassazione che graverà sugli immobili eventualmente acquistati. E’ così anche per le detrazioni fiscali in caso di ristrutturazioni. E allora si spiega la scelta di chi opta temporaneamente per l’affitto in attesa di maggiori certezze e sicurezze”.
Il momento è più difficile per chi vende o per chi compra?
“E’ più difficile per chi vende: dire di no oggi a un’offerta può significare aspettare mesi per una nuova proposta. Per collocare un immobile a valore di mercato ci volevano dai 2 ai 4 mesi nel 2005, oggi ci vogliono dai 3 ai 6 mesi”.
C’è ancora chi investe sul mattone?
“I grandi investitori stanno tornando ma quelli piccoli non riescono a sopportare il peso della tassazione e dei costi delle seconde case”.
Dove i prezzi restano alti? Cosa fa tendenza?
“2 camere, 2 bagni, sala, cucina in spazi grandi e in palazzina di poche unità. Il centro storico rimane zona di pregio ma per il resto i prezzi si stanno livellando e, a mio parere, non c’è più una differenza così evidente tra Zona Nord e Zona Sud”.
Quale consiglio dare a chi si approccia al mondo immobiliare per l’acquisto?
“Mettete da parte gli entusiasmi e controllate tutto quello che riguarda l’immobile richiedendo una documentazione chiara. Il rischio è quello di ritrovarsi il vicino che non paga le spese condominiali. Inoltre è importante chiedere le visure sull’immobile in occasione del compromesso senza aspettare il rogito.
Affidarsi a professionisti e ad agenzie accreditate è indispensabile per non avere amare sorprese: io credo che il futuro dell’agenzia immobiliare sia proprio nel servizio, perché l’agente che mostra dove si trova il bagno e dove la cucina è cosa superata. L’agenzia non deve essere considerata una spesa aggiuntiva ma deve diventare uno strumento di tutela”.
Sara Gelli