I gestori sono più di mille in Italia e per uniformare il settore l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) ha assunto due anni fa le competenze in materia di regolazione e tariffe del sistema idrico. “C’è stato tutto il tempo per recepire le delibere e mettere a punto il nuovo Metodo Tariffario Idrico entrato in vigore col 1° di gennaio” spiega l’ingegner Davide De Battisti, dirigente del servizio idrico integrato in Aimag. Una regolazione stabile e certa, uniforme sul territorio nazionale, consentirà all’Autorità di perseguire da Nord a Sud gli obiettivi di efficienza nelle gestioni, qualità nei servizi, sviluppo delle infrastrutture.
Si cambia in meglio
Non ha dubbi De Battisti: si cambia in meglio senza perdere il legame con il territorio. L’Autorità definisce il quadro regolamentare di riferimento mentre l’individuazione degli obiettivi specifici è affidata a un Ente d’Ambito (nella nostra regione è Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) che tiene conto della proposta iniziale del gestore (nel nostro caso, Aimag) dopodiché tutto torna all’Autorità per l’approvazione finale. In Atersir a rappresentare la Provincia di Modena siede PierPaolo Borsari, sindaco di Nonantola. “L’ingresso dell’Autorità permetterà di affrontare e forse risolvere il problema più rilevante nel settore idrico: la carenza di investimenti”.
Cosa finisce nella tariffa
La necessità di intervenire per rinnovare le reti, tamponare le perdite, ammodernare le fogne, mantenere efficienti i depuratori richiede investimenti rilevanti, ma “il servizio idrico si sostiene esclusivamente con le tariffe pagate dagli utenti – spiega De Battisti – non potendo contare su trasferimenti statali, nè su tasse dedicate: è la sola tariffa a coprire investimenti e costi del sistema idrico integrato. Garantire l’equilibrio economico finanziario nella gestione è complicato”.
Il pro capite, peculiarità di Aimag
Il costo dell’acqua in Italia è fra i più bassi d’Europa, circa 1,5 euro, al metro cubo a fronte degli oltre 4 euro per metro cubo del Regno Unito, degli oltre tre euro di Francia, Grecia, Svizzera e Finlandia. Le tariffe nel modenese restano fra le più basse in Regione e in Aimag gli aumenti sono ulteriormente attenuati dopo il passaggio al metodo di calcolo pro capite introdotto nel 2012: il sistema tiene conto non solo del consumo registrato dal contatore dell’acqua “ma anche del numero dei componenti della famiglia. I nuclei familiari che non superano il quantitativo d’acqua previsto beneficiano di un risparmio in bolletta”.
Ci saranno aumenti?
“La rete di distribuzione dell’acqua sta invecchiando e, nonostante la percentuale del 24% di perdite sia ancora accettabile (la percentuale a livello nazionale è del 30%), sarà difficile mantenere questi livelli in futuro se non programmando gli investimenti. Inoltre emerge la necessità di realizzare nuovi tratti fognari unitamente a quella di potenziare il depuratore (in Italia i servizi di fognatura sono inesistenti per il 15% della popolazione mentre i servizi di depurazione per il 30%). Il rischio è che l’Europa apra procedure di infrazione e sanzioni il nostro Paese”. Sarà inevitabile dunque un aumento in bolletta (nel 2012/2013 è stato del 4%) ma De Battisti rassicura gli utenti Aimag. A fine febbraio sapremo se dargli ragione.
Sara Gelli