Il gioco non conosce crisi

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Molto partecipato l’incontro dello scorso 3 marzo, presso la Casa del Volontariato, dal tema Gioco d’azzardo: dalla dipendenza alla regolamentazione, organizzato dalla rete di enti, associazioni e singoli uniti per contrastare il dilagare del gioco d’azzardo, Non giocarti il futuro!
Fabio, ex giocatore patologico e membro dell’Associazione Giocatori Anonimi Emilia Romagna, ha esposto con efficacia ed emozione la situazione in cui si trovano quanti restano vittima di questa dipendenza. “Ho giocato per otto anni tutti i giorni – ha raccontato – e anche se ogni sera, prima di addormentarmi, mi dicevo che l’indomani avrei smesso, appena sveglio la voglia di giocare era la prima ad affacciarsi alla mia coscienza. Ero prigioniero del bisogno di giocare dal mattino alla sera e, spesso, anche durante la notte, dal momento  che mi capitava persino di sognare di scommettere. Ho mentito alla mia famiglia, ai miei figli: il gioco ti abbruttisce e ti sottrae non soltanto denaro ma, soprattutto, tempo. Nella mia esperienza ho toccato il fondo, ho pensato persino al suicidio, ma grazie alle persone che hanno saputo comprendere il mio stato sono riuscito a emergere da un tunnel che pareva senza via di uscita”.  Matteo Iori, presidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, ha sottolineato come l’Italia sia uno dei Paesi in cui si gioca di più al mondo: “mentre né i giocatori né lo Stato ci guadagnano, la criminalità organizzata prospera e si espande anche nel settore del gioco d’azzardo legale. A spartirsi il grosso della torta è soprattutto la filiera dell’industria del gioco, che va dal barista alle grandi multinazionali dell’azzardo”. Il fatturato del gioco, a fronte di un brusco calo del reddito e dei consumi, non ha conosciuto crisi, arrivando a superare gli 85 milioni di euro negli ultimi anni. Sul versante normativo è intervenuto l’onorevole Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale Volontariato: “l’articolo 14 della Delega fiscale è dedicato al riordino dei giochi pubblici, ed è stato sostenuto dalla Commissione Affari Sociali, della quale faccio parte. Vigileremo affinché i criteri ivi indicati, tra i quali quello che concede maggior potere decisionale ai Comuni, siano rispettati. In Commissione è inoltre in corso la stesura di una Legge sul gioco d’azzardo patologico, chiara e restrittiva. Spero che entro luglio venga calendarizzata per essere discussa in Parlamento”. Patriarca ha poi annunciato che presenterà un’interpellanza parlamentare al Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito ai Gratta e vinci venduti presso le sedi delle Poste. Durante il dibattito finale, Alberto Bellelli e Roberto Benatti, candidati alla carica di sindaco, si sono impegnati, pur da opposti schieramenti, a sottrarre alla polemica politica un tema importante come quello della regolamentazione del gioco, dichiarando pubblicamente di voler stendere insieme la parte dei propri programmi relativa a questa tematica.