Non è un paese per artisti è il claim con il quale le Roipnol Witch – band carpigiana formata dalle sorelle Giuly Witch, voce e chitarra e Lady Marty, voce e basso, che insieme a Queen Farncy, chitarra e Massi alla batteria, portano avanti il progetto dal 2002 – hanno deciso di tornare sulle scene dopo il successo del precedente Once upon a time (2011). Fil rouge del nuovo Ep della rock band è un diffuso sentimento di denuncia nei confronti della dura realtà italiana: “difficilmente, producendo qui, si viene presi in considerazione”.
La track list è composta da quattro brani inediti e la cover di Io sto bene dei CCCP, realizzata con il duo femminile Lilith e con la coproduzione artistica di Mono degli FFD. La canzone, attualissima anche se datata 1985, è un omaggio alla loro cara Emilia (paranoika). Ma non è l’unico brano in italiano; le streghette di Carpi infatti, hanno scelto la lingua madre anche per il singolo Febbre, accompagnato dal video clip firmato dal video maker Michele Putorti, lanciato dal sito nazionale del Corriere della Sera. Il singolo è un inno alla musica rock degli Anni ’80, contrapposta ai meccanismi discografici contemporanei dominati dai Talent Show.
Dopo aver girato tutta la Penisola per presentare il loro nuovo lavoro, venerdì 14 marzo, le Roipnol Witch si esibiranno al Kalinka di Carpi: in scaletta non mancano le canzoni in inglese, lingua con la quale la band si è sempre presentata. Dalla struggente ed eterea The Dreamers, un vero e proprio invito a non smettere mai di credere nei propri sogni a East Village, dalle sonorità più distorte, che racconta di una giornata passata tra le vie del celebre quartiere newyorchese osservando il murales di una grande leggenda del rock, Joe Strummer. Imperdibile il brano Choosy, scritto dopo la polemica scatenata dalle affermazioni dell’allora ministro Fornero sui giovani inoccupati italiani. Le Roipnol urlano: “We are choosy and we say no no”, stravolgendo il significato del sostantivo inglese che da schizzinoso si trasforma in selettivo. “Non è giusto – dicono le streghette – che i giovani si debbano adattare a fare qualsiasi lavoro sottopagato. Meritano molto di più”.