L’Ushac incontra papa Francesco

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Sin dal suo insediamento in Vaticano, Papa Francesco si è dimostrato degno dell’impegnativo nome che ha scelto di portare, quello del Santo di Assisi, da sempre associato a una Chiesa tanto più lontana dagli orpelli liturgici e dal potere, quanto più vicina agli umili. Dotato di quella naturale empatia capace di sottrarsi alla millenaria etichetta della sede di Pietro, Bergoglio ha attratto, oltre all’affetto e alla devozione di milioni di fedeli, anche la simpatia e la stima di numerosi non credenti. Alla luce della vicinanza del Santo Padre ai fedeli è facile immaginare l’emozione del gruppo dell’Unione Sportiva Portatori Handicap di Carpi (Ushac) che, in visita nella capitale dal 23 al 26 marzo, nel suo ultimo giorno di permanenza a Roma ha partecipato all’udienza papale in Piazza San Pietro. “I nostri ragazzi in carrozzina sono stati salutati da Papa Francesco in persona – racconta il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi – mentre il resto del gruppo si è disposto lungo le transenne per riuscire a vederlo da vicino. Quel giorno in piazza c’erano decine di migliaia di persone, tanto che i nostri pass erano numerati a partire dal numero 30.000 e non erano gli ultimi della serie… Papa Francesco ha infuso in tutti noi una forte emozione e una carica di positività e di speranza capaci di dare ulteriore forza alla nostra fede”. Nel suo soggiorno romano Ushac ha visitato, oltre a San Pietro, altre due delle quattro basiliche capitoline: San Giovanni in Laterano e San Paolo Fuori le Mura, compiendo un percorso nei luoghi in cui si conservano le testimonianze della Chiesa romana dalle origini, a partire dal martirio degli Apostoli Pietro e Paolo, sino ai giorni nostri”.
M.M.

 

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