Il pasticcio all’ospedale Pertini ha generato nuove paure nelle coppie con problemi di fertilità che già si sottopongono a faticose e costose cure pur di procreare. Al professor Emilio Arisi, ginecologo carpigiano per anni primario all’Ospedale Santa Chiara di Trento, chiediamo: Quali consigli darebbe a chi sta per affrontare questa esperienza?
“Va detto che problemi di questo tipo sono avvenuti anche in altre parti del mondo e nel passato anche in Italia. Ricordo che pochi anni fa negli Stati Uniti, nel laboratorio gestito da un famosissimo ginecologo, furono impiantati per errore embrioni di razza nera in donne bianche e viceversa. Il problema riscontrato all’Ospedale Pertini di Roma è evidentemente un fatto di grande risonanza mediatica, che pone problemi di ordine etico e psicologico alle donne che devono affrontare queste procedure e altri di carattere pratico, come la necessità di avere livelli di controllo molto stretti in ognuno dei passaggi. Il che non ci può esimere dal fare considerazioni sugli organici carenti con cui gli operatori della sanità in generale sono costretti a lavorare, tenendo conto che in Italia i tagli sullaSanità sono sempre più pesanti e tali da compromettere la qualità delle prestazioni. Il primo consiglio che darei è comunque quello di rivolgersi a strutture pubbliche e private qualificate, con casistiche importanti, nelle quali vi sia un numero adeguato di personale, in termini di medici e biologi, capaci di garantire il controllo di ogni passaggio della procedura (dal prelievo dell’ovocita, alla etichettatura delle provette, che va sempre eseguita in presenza di due operatori…), la cui operatività venga controllata e certificata da enti esterni. Strutture che pubblichino sistematicamente i propri risultati. Una volta scelta la struttura alla quale rivolgersi, la donna e la coppia si devono fidare, poiché non è possibile vivere un’esperienza psicologicamente tanto coinvolgente come quella della fecondazione assistita con la continua paura che qualcosa vada nel verso sbagliato”.
Quanti tentativi sono da considerarsi sani prima di cadere nell’accanimento?
“Il numero dei tentativi di fecondazione assistita cui la coppia può sottoporsi sono ovviamente in relazione con le ragioni cliniche che portano la coppia ad affrontare la procedura, ma anche con l’età della donna e della coppia e con il tipo di tecnica utilizzata (più o meno invasiva). Un numero razionale di tentativi si può collocare intorno a 2/3, anche perché i dati della letteratura dimostrano che oltre non ha senso procedere, in quanto le probabilità di successo svaniscono”.
Quanto costa mediamente cercare di avere un figlio con la fecondazione assistita?
“I costi di una procedura per la fecondazione assistita sono soprattutto di tipo psicologico e la loro quantificazione è difficile, per il diverso coinvolgimento di ogni singola persona. Vi è poi certamente il costo economico diretto, diversificato a seconda del tipo di struttura, pubblica o privata. In quella pubblica i costi possono essere limitati ad alcune centinaia di euro per i ticket, mentre nella struttura privata i costi in Italia possono raggiungere alcune migliaia di euro. A questo però si sommano i costi per le giornate di lavoro perse, i viaggi da e per il centro, eventuali soggiorni fuori casa e altre spese aggiuntive. Senza dimenticare il fatto che le strutture pubbliche spesso hanno lunghe liste d’attesa. Alla luce di ciò, molte coppie, ogni anno, scelgono di andare all’estero: il cosiddetto turismo riproduttivo. Una delle mete più frequentate dagli italiani è la Spagna, dove la legge permette la fecondazione assistita anche per le donne single, l’ovodonazione, l’embrio-donazione, oltre che l’anonimato dei donatori”.
Qualche giorno prima dello scandalo al Pertini, un giudice ha ripristinato la legittimità dell’eterologa. In cosa consiste?
“La fecondazione eterologa rende possibile la fecondazione con sperma od ovociti non provenienti dalla coppia. In altri termini una donna può essere fecondata con sperma proveniente da un donatore, oppure può ricevere l’impianto di un ovocita donato da altra donna e fecondato con lo sperma del proprio partner. Ciò che la sentenza della Corte Costituzionale ha ripristinato il 9 aprile 2014 è un fatto etico fondamentale, in quanto consente una scelta personale senza obbligare nessuno a intraprenderla se non è d’accordo”.
Perchè oggi tante coppie faticano ad avere figli naturalmente?
“La sterilità di coppia è certamente una problema percentualmente in aumento per una serie di ragioni, in parte comprensibili in parte di difficile interpretazione. L’inquinamento ambientale e lo stress hanno sicuramente riflessi negativi sugli ormoni sessuali maschili e femminili, riducendo il numero degli spermatozoi prodotti in ogni eiaculato e creando disequilibri sul ciclo mestruale con la conseguente riduzione delle probabilità di una buona ovulazione. Altre componenti sono certamente lo stile di vita (fumo, droghe, alcool, comportamenti sessuali a rischio di malattie sessualmente trasmesse). Un altro fattore molto importante è il fatto che la gravidanza venga cercata in epoca fertile sempre più avanzata, ma la fertilità diminuisce col progredire dell’età. Infatti se la probabilità di restare gravida entro un anno è massima – intorno al 35% – tra i 20 e i 25 anni, scende al 20% a 35 anni e al 10% a 40. Ma oggi le donne che cercano figli oltre i 35 anni sono molte, per una complessa serie di ragioni economico-sociali”.
Clarissa Martinelli