Dalle prime ore di stamane i Carabinieri del Nas di Parma e i colleghi dell’arma territoriale di 16 province e 8 regioni stanno eseguendo sequestri preventivi di beni per oltre un milione di euro a pubblici amministratori di un ospedale per appalti pilotati. Indagate 63 persone. L‘operazione denominata "Last businness" è ancora in corso e riguarderebbe principalmente il Policlinico di Modena.
- appalti con grandi gruppi imprenditoriali del ramo edile e servizi, consorzi di imprese aggiudicatari di commesse anche pluriennali ed anche di ingente valore per conto del Policlinico di Modena, nonché imprese designate per l’esecuzione delle opere appaltate;
- appalti di forniture e servizi più specificamente attinenti alle attività di assistenza della struttura ospedaliera e, quindi, a contratti intercorsi con soggetti privati del ramo biomedicale.
L’indagine ha posto in luce un sistema di dazioni di denaro complesso e macchinosamente strutturato. I pagamenti non avvenivano mai in modo diretto ed immediato dal privato al pubblico ufficiale ma seguivano un percorso più tortuoso che, quantomeno nelle prime fasi, ostentava una parvenza di legittimità. Gli esborsi delle imprese private corruttrici, infatti, consistevano in accrediti su conti correnti che facevano capo a enti in vario modo collegati ad alcuni dei principali indagati e avevano come oggetto sociale l’organizzazione di servizi volti alla divulgazione e promozione scientifica. Le rimesse di denaro si giustificavano apparentemente come corrispettivi per l’organizzazione di convegni o per sponsorizzazione ad enti no profit o provider in servizi strumentali ad attività scientifiche e di ricerca. Il sistema ha evidenziato anche il ricorso al riciclaggio dei proventi illeciti attraverso la collusione di enti e società. In tale contesto, infatti, operavano tre società – oggetto di provvedimento di perquisizione – riconducibili ai principali indagati su i cui conti correnti veniva fatto transitare il denaro frutto della tangente che successivamente veniva – attraverso false fatturazioni – trasferito sul conto corrente di un poliambulatorio di proprietà della consorte di uno degli indagati.