Tra fiamme e fumo, notte di terrore in centro a Carpi

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Grande paura e, è proprio il caso di dirlo, una tragedia sfiorata ma per fortuna scampata, la notte appena trascorsa, nel centro storico di Carpi.  Tutto incomincia intorno all’1.30 quando, in via Giordano Bruno, piccola laterale di corso Cabassi, gli abitanti vengono svegliati da rumori e urla: al secondo piano una famiglia con padre, madre e giovane figlia sono stati costretti a sporgersi dalla finestra a causa del grande fumo che ha invaso l’appartamento, fumo originato da un incendio divampato al piano sottostante, abitato da una donna di una quarantina d’anni. Chiamati i soccorsi, alcuni abitanti degli stabili vicini sono corsi in strada per cercare di tranquillizzare la famiglia, ovviamente terrorizzata dalla situazione. “A un certo punto una persona è uscita correndo dall’ingresso del palazzo, tossendo violentemente dopo essere riuscito a scendere dall’ultimo piano grazie a dei panni bagnati nei quali si è avvolto il capo”, racconta uno dei vicini. “Abbiamo provato a salire per prestare aiuto alla famiglia rimasta bloccata in casa – continua il testimone – ma purtroppo, arrivati alla fine delle scale del primo piano, il denso fumo ci ha bloccati. Ho capito davvero soltanto in quel momento perché negli incendi si può morire non soltanto a causa delle fiamme. L’aria era letteralmente irrespirabile”. Poi, tardando i soccorsi anche a causa dei lavori di ristrutturazione post-terremoto che continuano all’imbocco della via (tanto che alla fine, dell’ambulanza e dei due mezzi dei Vigili del Fuoco sopraggiunti, riuscirà a entrare soltanto l’autopompa per spegnere le fiamme), i tre familiari hanno deciso, incoraggiati dall’esempio e dalle parole del loro vicino appena scampato al pericolo, di lanciarsi per le scale, con dei panni in testa, sfidando il fumo per non rischiare di rimanere definitivamente intrappolati. “Sono scesi in strada a riabbracciarsi – raccontano i presenti – con le facce annerite e ovviamente molto scombussolati, ma per fortuna salvi e, almeno da quanto abbiamo potuto vedere, illesi”. I tre sono stati portati in ospedale per accertamenti, mentre i Vigili del Fuoco hanno provveduto a debellare l’incendio. Ancora tutte da chiarire le cause, anche se l’inquilina del primo piano, già nota nella via per diversi episodi di alterazione alcolica, è stata vista osservare la scena con grande tranquillità dalla strada, bottiglia di vino in una mano e sigaretta nell’altra. I Carabinieri, in ogni caso, hanno condotto la donna, in evidente stato di agitazione dopo che si era rifiutata di seguire il personale medico e nonostante le resistenze, in Caserma. Tra le note positive, la solidarietà dei vicini: “Ci conosciamo tutti – chiosano – perché organizziamo le  cene della nostra ‘social street’ già da diversi mesi”. Una vicenda incresciosa, che fortunatamente non si è conclusa nel modo più tragico.
Marcello Marchesini

 

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