“E’ ancora spaventata, perché una cosa simile non le era mai accaduta”. E’ arrabbiato Massimo Cesaretti di Novi di Modena per il grave episodio accaduto la settimana scorsa alla madre Maria Gabriella Bernuzzi, 69enne, invalida a causa della sua sordità.
“Erano le nove del mattino quando una donna di circa 50 anni ha suonato al campanello dei miei genitori. In quel momento in casa c’era solo mia madre. Non la lasciamo mai sola ma, quel giorno, siamo dovuti uscire sia io che mio padre. Mia mamma è andata al cancello per vedere chi fosse e ha lasciato la porta aperta per evitare di rimanere chiusa fuori. La donna, bionda, senza denti e alta circa 1 metro e 60, le ha detto di essere una dottoressa mandata dall’Ausl di Novi, infilandosi all’interno dell’abitazione. Con la scusa di un massaggio ha così iniziato a spalmarle la crema sulle mani e sul collo, togliendole i vari gioielli.
Ha poi fatto finta di riporli in un cassetto ma se li è portati via tutti, privando mia madre dei suoi effetti personali, oggetti ai quali era legata e che per lei non erano solo oggetti preziosi ma anche, e soprattutto, ricordi. Non paga ha poi sfilato dal cassetto il portafoglio con i suoi documenti ma, per fortuna, dentro c’erano solo 40 euro. Poi, finito il falso massaggio, ha chiesto a mia madre 250 euro che lei si è rifiutata di darle. Solo una volta che se ne è andata, facendo perdere le sue tracce, mia mamma si è accorta di essere stata raggirata da una truffatrice e ha chiesto aiuto a una vicina di casa”. Al di là del singolo episodio ciò che preoccupa a Novi e nelle frazioni è l’escalation di episodi criminali che stanno accadendo sul territorio e di fronte ai quali i cittadini si trovano sempre più disarmati. Venerdì 20 marzo nel comune si è svolta un’assemblea cittadina insieme al sindaco Luisa Turci e al capitano della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Massimiliano Grimaldi, proprio su questo tema. Al di là dei discorsi sull’importanza dei rapporti di buon vicinato e di quanto sia fondamentale essere prudenti e modificare alcuni atteggiamenti e abitudini, ciò che è emerso dalla gente in sala è l’incapacità di difendersi, dal momento che, spesso, allarmi e altri sistemi di sicurezza si rivelano inefficaci e, purtroppo, la certezza della pena è ormai soltanto un’utopia. Ciò che si respira ovunque è la paura. E’ lei che ormai accompagna la vita in un Comune fino a poco tempo fa considerato sicuro. Accanto a quella del terremoto, scoperta nel 2012, ora la paura è anche – e soprattutto – quella per i ladri, i rapinatori e i truffatori. Tra l’altro dopo un’iniziale e straordinaria prova di solidarietà tra i cittadini nel periodo del sisma, ora i rapporti sono diventati gelidi e questa freddezza fa comodo ai criminali. “C’è bisogno di recuperare un po’ di rapporti: quelli tra vicini sono ad esempio fondamentali per contrastare gli episodi di microcriminalità”, ha ribadito il sindaco Turci.
Federica Boccaletti