“Dopo Parigi sogno gli Stati Uniti”

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Una laurea in Economia e Management all’Università di Trento, subito dopo una borsa di studio per un programma di doppia laurea a Strasburgo, per arrivare al suo primo lavoro presso una nota banca di Parigi: è il percorso intrapreso dalla 23enne carpigiana Clarissa Masciullo. “Da giugno ho l’opportunità di lavorare presso la banca BNP Paribas Securities Services nell’headquarter parigino nella posizione di Organizzazione e Gestione di progetti. Si tratta di uno stage di sei mesi, per cui rimarrò qui almeno fino a dicembre. Già durante l’anno di studio a Strasburgo avevo avuto un’esperienza di lavoro come stagista di un eurodeputato presso il Parlamento Europeo.  Quattro giorni al mese, per sei mesi, ho avuto l’incredibile opportunità di assistere alle plenarie e immergermi in questo grande e intricato meccanismo che si impegna per il bene dei paesi dell’eurozona”.
E stato difficile ambientarsi?
“Avendo cambiato città più volte ho sviluppato una buona capacità di adattamento. Pur sapendo già come funzionava il sistema francese, devo ammettere di aver sentito la differenza tra l’andare all’estero appoggiata a un’università e l’andarci da sola. Ho riscontrato numerose difficoltà nell’aprire un conto corrente, prendere la sim card francese o anche solo fare l’abbonamento dei mezzi pubblici perché tutto è legato al fatto di avere un domicilio in Francia.  Fortunatamente ora ho trovato un monolocale e ho portato a termine tutti i processi amministrativi necessari per poter vivere qui”.
Di cosa ti occupi?
“Il mio lavoro si basa sul fornire differenti strumenti finanziari ai clienti come asset managers, hedge funds, fondi pensione e fondi di private equity lasciando loro  la piena libertà di scegliere lo strumento più consono alle loro esigenze, non operando secondo fini speculativi.  In particolare, a me sono stati assegnati due compiti: il primo consiste in una ricerca di maggiore efficienza del lavoro del team Business Support, ovvero della squadra che si occupa trasversalmente di aiutare i responsabili di ogni prodotto durante le operazioni di inserimento del cliente, controllando tutta la normativa anche a livello internazionale, i requisiti del cliente, procedendo infine con il set-up e il monitoraggio del cliente una volta terminata la procedura; e di reporting, cioè il rapporto dell’attività sulla base dell’analisi degli strumenti finanziari offerti ai clienti. Il secondo è sempre un progetto di ottimizzazione però sul team di Sales and Communications Documents, il quale si occupa della comunicazione sia interna che esterna, e per il quale devo anche scrivere un articolo che uscirà nella rivista di ottobre sull’onboarding delle équipes Bunisess Support, Collaterals e Dealing Services”.
Hai avuto esperienze di lavoro anche in Italia? Quali differenze hai riscontrato?
“Da gennaio ad aprile di quest’anno ho fatto un altro stage in contabilità presso l’azienda EY di Milano. In Francia ci sono maggiori possibilità di essere assunti dopo la laurea: ovvero si fa lo stage curriculare previsto per l’ultimo anno di università e poi si comincia subito a lavorare, mentre in Italia spesso si fa uno stage, poi un altro stage, sperando che, finalmente, dopo l’ennesimo stage di essere confermati. Inoltre, anche dal punto di vista remunerativo esistono importanti differenze: qui gli stagisti vengono tutti pagati e con cifre che in Italia non si immaginano nemmeno. E’ tutto proporzionato anche al costo della vita parigina decisamente alto, ma in ogni caso sono riuscita a ottenere la tanto attesa indipendenza economica, cosa che in Italia non credo sarebbe avvenuta tanto presto”.
Progetti per il futuro?
“Vorrei trasferirmi definitivamente all’estero. In effetti tutte le decisioni prese sinora sono state ponderate sulla base di avere una futura carriera al di fuori dell’Italia, sia per la mia sete di viaggiare e conoscere nuove culture che per la difficile situazione occupazionale nel nostro Paese. Vivere in Francia, e in particolar modo a Parigi, non mi dispiacerebbe ma il sogno nel cassetto sarebbe un’esperienza negli Stati Uniti. In ogni caso, in qualunque parte del mondo sarò, continuerò il percorso nel settore della finanza, che mi piace molto, con la speranza che anche il mio ragazzo possa presto raggiungermi”.
Chiara Sorrentino

 

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