L’unicità come ispirazione

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L’unicità di un vestito o di un accessorio è un valore fondamentale per la designer 25enne Chiara Luppi, che è consapevole dei nuovi comportamenti di consumo nel settore dell’abbigliamento sempre più orientati alla ricerca del pezzo esclusivo e speciale, che sappia comunicare qualcosa sulla propria personalità, non importa se griffato, o se per trovarlo occorre passare al setaccio tutti i  negozi e i mercatini della città. Ed è stato proprio girando tra le bancarelle di articoli vintage e artigianali delle principali capitali europee che Chiara, iscritta al terzo anno di Design e Discipline della Moda e dopo quattro anni di esperienza come addetta alle vendite di una nota azienda carpigiana, ha deciso che il mondo dell’hand-made sarebbe stato il suo futuro: “la moda non l’ho mai amata per ciò che è, perché un sistema che ti persuade a essere qualcosa di diverso ogni sei mesi per vendere un prodotto, per me non funziona. Oggi più che mai non abbiamo bisogno di un articolo realizzato in serie, ma di qualcosa a cui dare un valore. La mia passione è nata proprio nel momento in cui ho iniziato a vivere la moda come forma di comunicazione personale”.
Come nascono i tuoi abiti e accessori?
“Realizzo sia i vestiti che gli accessori quasi interamente da sola e a mano. Per quanto riguarda la mia linea di abbigliamento tutto parte dalla stoffa. Infatti, l’idea prende forma solo quando ho il materiale tra le mani. Non disegno mai nulla senza prima aver scelto tessuto e altri inserti. Acquisto il tessuto principalmente a Carpi, ma talvolta anche a Milano e Firenze.  Inoltre, presto inizierò a rifornirmi anche da una ditta tedesca. Si tratta di un’azienda che produce tessuti per importanti marchi italiani e per loro sto realizzando 12 modelli destinati a diventare campioni espositivi per le loro prossime fiere. Per i miei bijoux invece utilizzo prevalentemente pietre dure, cristalli e fili d’argento 925 che foro e assemblo a mano”.
Come definiresti il tuo stile?
“Anche se amo i modelli vintage degli Anni Cinquanta e Sessanta, e a volte li richiamo nelle mie creazioni, penso che lo stile dei miei abiti possa definirsi urban-chic: capi comodi e versatili, ma ricercati al tempo stesso con una grande attenzione per i dettagli che li rendano particolari”.
Dove possiamo trovare le tue creazioni?
“Ho creato un profilo Facebook e Instagram dal nome Tam tam balidè e tra qualche mese sarà pronto anche il sito che avrà il mio nome, Chiara Luppi. Per quanto riguarda i mercati sono ormai fissa al Mercato Monti di Roma, dove mi potrete trovare almeno tre weekend al mese, mentre nell’altro sono a Milano all’East Market. Inoltre, in base ai vari eventi, mi organizzo per partecipare ad altri mercati importanti. Pubblico sempre con anticipo le varie date dei market, affinché chi lo desidera possa venirmi a trovare”.
Progetti per il futuro?
“Avendo iniziato un po’ per gioco, adesso vorrei fare sul serio. Presto cambierò nome alla linea che si chiamerà come me, e vorrei allargare il mercato selezionando punti vendita con cui collaborare.
Per ora non ho ancora considerato l’idea di aprire un punto vendita tutto mio, perché questo significherebbe abbandonare il mondo dei market di cui sono totalmente innamorata, ma mai dire mai”.
Chiara Sorrentino

 

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