Dal 2000 il Progetto Volo opera sul territorio per far conoscere alle giovani generazioni il mondo del volontariato e incentivarne la partecipazione, ponendo direttamente in contatto associazioni e studenti: dopo un primo assaggio, i ragazzi interessati compiono stage presso le realtà del non-profit. Parallela all’attività negli istituti superiori vi è poi quella con gli studenti delle scuole medie, che vengono coinvolti nelle Officine della Solidarietà. Allo scopo di rilanciare il progetto, prezioso per contribuire a quel ricambio generazionale sempre più necessario e auspicato dal Terzo Settore, la Fondazione Casa del Volontariato promuove, in collaborazione con CSV e Assessorato all’Istruzione del Comune di Carpi, Cantieri giovani: esercizi di partecipazione e volontariato: prenderanno il via sabato 29 ottobre, dalle 9 alle 12, presso l’Auditorium San Rocco. Durante la mattinata gli studenti potranno ascoltare le testimonianze dirette di alcuni coetanei che hanno prestato servizio di volontariato all’interno del Progetto Volo. Quattro gli ambiti: cittadinanza solidale, protezione civile, servizio civile e servizio volontario europeo. Gli attori del Teatro dei Venti introdurranno i momenti principali dell’iniziativa con degli intermezzi teatrali che aiuteranno a entrare nei temi affrontati di volta in volta.
A introdurre l’incontro saranno il presidente della Fondazione Casa del Volontariato Nicola Marino, l’assessore all’Istruzione del Comune di Carpi Stefania Gasparini, la presidente dell’associazione Servizi Per il Volontariato di Modena, Maria Emanuela Carta e il presidente dell’Istituto Italiano Donazione, onorevole Edoardo Patriarca.
“Due sono i momenti necessari per stabilire un contatto foriero di un possibile e futuro coinvolgimento attivo dei giovani del non-profit – commenta Nicola Marino – prima di tutto la conoscenza di quanto il territorio ha da offrire e, in seconda battuta, l’accompagnamento verso la scelta consapevole e libera di un impegno capace non solo di fornire soddisfazioni, ma anche di emozionare. A questo proposito, abbiamo scelto la formula del teatro, in grado di trasmettere il valore del volontariato non soltanto a livello di conoscenze, ma anche emotivamente. Una spiccata volontà di aiutare gli altri e il desiderio di contribuire alla tutela della propria comunità hanno senza dubbio rappresentato due dei tratti storicamente distintivi del nostro territorio, affinché tale patrimonio non venga perduto, il Terzo Settore deve saper aggiornare le proprie modalità di reclutamento, tenendo conto delle abilità innovative e del valore aggiunto che le nuove generazioni possono portare all’interno delle associazioni. La Casa del Volontariato sarà sempre più in prima linea, insieme e a supporto delle associazioni, nell’adempimento di questo delicato e importante compito”.